Recensione: Domani Forse Mai
Titolo: Domani Forse Mai
Autore: Francesco Troccoli
Editore: Wild Boar
Collana: Memorie dal futuro
Pagine: 112
Prezzo: 9,00 euro
Descrizione:
Domani Forse Mai
è la seconda uscita della collana “Memorie dal Futuro”, che l’associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare, in
collaborazione con Wild Boar Edizioni,
dedica agli autori che si sono più distinti nell’ambito del Trofeo RiLL per il
miglior racconto fantastico (uno dei più importanti premi letterari italiani per
racconti fantasy, horror, di fantascienza, e che vede ogni anno la
partecipazione di oltre duecento testi).
Domani Forse Mai
propone nove racconti di Francesco
Troccoli: racconti di fantascienza e fantastici, scritti fra il 2006 e il
2011, prima della pubblicazione, con l’Armando Curcio Editore, del romanzo di
esordio “Ferro Sette”, uscito nella primavera 2012.
Il
volume ripercorre il percorso di crescita dell’autore, raccogliendo per la
prima volta insieme testi premiati in numerosi concorsi letterari (fra cui il
Trofeo RiLL e SFIDA, entrambi banditi da RiLL, ma anche lo Space Prophecies,
l’Akery e il Nella Tela), e che per primi hanno portato Francesco Troccoli all’attenzione degli appassionati del genere
fantastico. Inoltre, il libro ospita anche due inediti: “Per amore” e “Un caso
dimenticato della Romagna-Toscana”.
L'autore:
Francesco Troccoli,
è scrittore, traduttore e speaker. Nel bel mezzo di una invidiabile
carriera in una multinazionale farmaceutica, cambia vita per dedicarsi, in gran parte, alla scrittura. Ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali il Giulio Verne e il Nella Tela,
pubblicato oltre trenta racconti su raccolte e riviste e ricevuto
numerosi apprezzamenti della critica. Blogger tra i più attivi del
settore in Italia, firma le pagine di «Fantascienza e dintorni» ed è
membro del collettivo di autori «La Carboneria letteraria». Quest’anno
un suo racconto concorre al Premio Italia per la categoria “racconto professionale”. Ferro Sette è il suo primo romanzo.
La recensione di Miriam:
Tempo. Sembra essere la parola chiave intorno a cui ruota
questa raccolta antologica tanto se si entra nel merito dei i suoi contenuti
quanto se ci si sofferma a riflettere sulla sua genesi. Il volume propone nove
racconti scritti da Francesco Troccoli
fra il 2006 e il 2011, ovvero nel periodo che precede la pubblicazione del suo
romanzo d’esordio “Ferro sette” . Compiamo dunque un salto a ritroso nella sua
carriera letteraria seguendolo lungo un sentiero che, in qualche modo, ne
ricostruisce il percorso di crescita. Egli stesso si riferisce a questi testi
come a quelli su cui “si è fatto le ossa”, dichiarazione che stupisce se si
guarda alla maturità stilistica e alla superba padronanza della tecnica
narrativa che li contraddistingue. Se una linea evolutiva è rintracciabile tra
queste pagine, è da ravvisarsi piuttosto in un cambiamento interiore che,
gradualmente, sostituisce a visioni pessimistiche, una visione più ottimistica −
o più possibilistica − della realtà.
Sebbene prodotti in momenti e in occasioni diverse, i racconti qui selezionati rivelano un comun denominatore che è appunto il Tempo. Emblematico, da questo punto di vista, è il titolo “Domani Forse Mai” che attraverso l’accostamento di tre avverbi suggerisce sin da subito tre possibili approcci al tema. Esplorando, a volte mescolando, generi diversi tra loro, l’autore ci propone viaggi nel passato o nel futuro. Dall’epoca della Santa inquisizione, alla seconda guerra mondiale, passando per i giorni nostri e arrivando a sbirciare un lontano avvenire in cui l’umanità si è trasferita sulla luna, ci fa toccare con mano il tempo che fugge o ci coinvolge in voli di fantasia. Ci racconta di probabili Domani proponendoci storie dal taglio marcatamente fantascientifico ma anche di scenari surreali, incredibili eppure, Forse, possibili così come di occasioni mancate o di sentieri impraticabili che odorano di Mai.
Sebbene prodotti in momenti e in occasioni diverse, i racconti qui selezionati rivelano un comun denominatore che è appunto il Tempo. Emblematico, da questo punto di vista, è il titolo “Domani Forse Mai” che attraverso l’accostamento di tre avverbi suggerisce sin da subito tre possibili approcci al tema. Esplorando, a volte mescolando, generi diversi tra loro, l’autore ci propone viaggi nel passato o nel futuro. Dall’epoca della Santa inquisizione, alla seconda guerra mondiale, passando per i giorni nostri e arrivando a sbirciare un lontano avvenire in cui l’umanità si è trasferita sulla luna, ci fa toccare con mano il tempo che fugge o ci coinvolge in voli di fantasia. Ci racconta di probabili Domani proponendoci storie dal taglio marcatamente fantascientifico ma anche di scenari surreali, incredibili eppure, Forse, possibili così come di occasioni mancate o di sentieri impraticabili che odorano di Mai.
Leggendo si ha la sensazione di essere risucchiati in un
vortice spazio-temporale che stordisce e diverte allo stesso tempo, come un
giro di giostra. Nonostante si tratti di racconti brevi, l’autore riesce a
gestire con maestria il ristretto spazio narrativo, centrando l’obiettivo di
lasciare qualcosa a chi legge (un messaggio, un’emozione, uno spunto di
riflessione). Ciascun racconto appare come un’istantanea capace di racchiudere
in un solo scatto l’essenza di un intero scenario, complici i finali che
immancabilmente sorprendono e suscitano sensazioni forti anche se diverse tra
loro.
A volte commuovono, come il finale di “Per amore” − in cui
un uomo sfida il tempo pur di salvare
colei che ama accettando di pagare un caro prezzo − , altre strappano un sorriso
−basti pensare a Nude Mani in cui un gruppo di scienziati tenta di svelare il
mistero dell’antica scrittura arrovellandosi su una lista della spesa −, in
nessun caso deludono.
Inoltre, pur dimostrandosi un ottimo intrattenitore,
Troccoli ci consegna delle storie che travalicando i confini di genere inducono
a riflettere sulle aspirazioni e i limiti dell’umanità suggerendo un approccio
critico al presente. A più riprese emerge il desiderio dell’uomo di dominare il
tempo, di cambiarne il corso o di tornare indietro per modificare la storia a
beneficio di un futuro migliore. Spesso si tratta di esperimenti
fallimentari o dagli esiti imprevisti,
basti pensare a “Un caso dimenticato della Romagna Toscana” in cui alcuni
abitanti di Stringilcuore riportano in vita il Beato Elpidio per sventare
minaccia comunista e si ritrovano a fronteggiare una situazione ancora più
allarmante; ma non sempre si giunge a epiloghi dai toni pessimistici. Così
accade che uno strano esperimento scientifico, un escursione nello spazio o un
tuffo nella storia diventino anche occasione per un cambio di prospettiva tale
da farci guardare con occhi diversi il
mondo che ci circonda e l’universo che si agita dentro ciascuno di noi. Valore
aggiunto questo che, conferisce spessore alla raccolta e nel contempo fa sì che
possa essere facilmente apprezzata anche da chi non è particolarmente avvezzo
al genere fantastico.
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