Titolo: Tu chiamale se vuoi coincidenze
Autore: Gabriele La Porta
Disegni: Donatella Scatena
Editore: La Lepre Edizioni
Collana: Visioni
Dati: 2011, 136 p., brossura
Prezzo di copertina: 16, 00
Descrizione:
Ognuno di noi ha almeno una storia segreta da raccontare, un episodio
straordinario che lo ha indotto a riflettere sulla vita e sul destino.
Questo libro raccoglie alcune di queste vicende: sogni premonitori,
defunti che suggeriscono comportamenti e azioni decisive, coincidenze
inspiegabili che mutano il corso di una vita. Ciò che accomuna queste
storie è l’elemento miracoloso, soprannaturale, il palesarsi di una
soluzione positiva in situazioni che sembrano senza via d’uscita. Quale
significato dobbiamo attribuire alle cosiddette coincidenze?
L'autore:
Direttore
di Rai2 nel 1994, dal 1996 al 2010 ha diretto Rainotte, passando poi
alla rete televisiva Cinquestelle. Da giugno 2010 è direttore di
Ecoradio. Giornalista e docente universitario, ha pubblicato più di
quaranta saggi, tra cui Giordano Bruno, Grandi castelli, grandi maghi, grandi roghi, Il ritorno della Grande Madre, La Magia e il Dizionario dell’inconscio e della magia.
La recensione di Miriam:
Se ci estraniamo per un attimo dalla frenesia della
quotidianità e ci soffermiamo ad analizzare gli accadimenti che caratterizzano
la nostra vita, ci accorgeremo di essere spesso protagonisti di episodi che,
presi singolarmente, non avrebbero nulla di eccezionale ma che, se posti in
relazione tra loro, rivelano delle connessioni interessanti.
Possiamo parlare di coincidenze
utilizzando il linguaggio comune o
ricorrere al concetto di sincronicità
di matrice junghiana. Quel che è certo è che alcuni avvenimenti sembrano
sfuggire alla categoria di causalità alimentando, se non la certezza, quanto
meno il dubbio che possa trattarsi di fenomeni riconducibili a una sorta di chiaroveggenza interiore, segnali che,
se interpretati, possono comunicarci qualcosa che ci riguarda nel profondo.
Nel suo breve quanto intenso saggio, Gabriele La Porta raccoglie una serie di
testimonianze tese a farci riflettere su questo aspetto della nostra realtà. Si
tratta di storie pervenute all’autore attraverso il suo blog, per lettera o
e-mail, riferite a viva voce o telefonicamente dagli ascoltatori del suo
programma Rai Notte. Storie autentiche, in ogni caso, riportate con spontaneità
quasi disarmante dai rispettivi protagonisti, capaci di stupire e sovente di
commuovere.
Ad accomunare i vari racconti è la ricorrenza appunto di
strane coincidenze veicolate da sogni premonitori, visioni, semplici intuizioni
o comportamenti all’apparenza privi di logica razionale. Nulla che sia
esplicitamente collocabile nella casistica dei fenomeni paranormali, spesso si
tratta di piccoli episodi nei quali molti di noi potranno riconoscersi, ma che
il più delle volte hanno il potere di mutare il corso della vita, concretamente
o attraverso l’acquisizione di una maggior consapevolezza di sé.
Lungi dallo strumentalizzare queste testimonianze, l’autore
si limita a porgerle al lettore nella loro genuinità. Si astiene dal trarre
conclusioni così come dall’elaborare teorie volte a fornirne un’interpretazione
univoca lasciando a ciascuno la libertà di caricarle del significato che
preferisce.
“Non desidero trarre conclusioni né tediarvi con logicissime
o strampalate (è lo stesso) teorizzazioni. Ma solo darvi fatti. Al resto
pensate voi”.
È indiscutibile tuttavia, che dalle varie esperienze
riportate emergono dei tratti comuni e degli spunti che meritano di essere
presi in considerazione.
Molti esempi di accadimenti sincronici appaiono legati a
momenti critici dell’esistenza. Frequentemente i sogni premonitori sono legati
alla perdita di persone care. Che si tratti di messaggi provenienti davvero da
un’altra dimensione o di pura casualità, sembrano comunque fornire una sorta di
supporto spirituale a chi li riceve, preparandolo ad affrontare il lutto
imminente o fornendogli una chiave preziosa per elaborarlo.
In alcuni casi, intuizioni improvvise o impulsi ad agire in
un certo modo, si rivelano decisivi al fine di evitare incidenti o avvenimenti
drammatici. In altri, sono gli oggetti a veicolare messaggi di monito o di
speranza. Ma sempre paiono suggerire una soluzione positiva in situazioni
all’apparenza senza vie di uscita.
Quel che si evince senza tema di smentita dunque è che le coincidenze di cui si parla, qualora
vengano riconosciute e caricate di significato, si inseriscono in un percorso
di crescita interiore aiutando gli uomini a intravedere quella che Gabriele La
Porta definisce “la brillantezza del nostro vivere”.
E voi avete occhi per riconoscerle?
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