lunedì 3 aprile 2017

Recensione: L'ultima fermata di Marty Red

Titolo: L'ultima fermata di Marty Red
Autore: Alessio Linder
Editore: Dunwich edizioni
Dati: 2017, 400 p., brossura
Prezzo e-book: 3,99 euro
Prezzo cartaceo: 12,99 euro

Descrizione:
Mi chiamo Marty Red.
Forse avete sentito parlare di me, forse no.
Di sicuro avete sentito parlare di Freddy King e dei Blood Red Sun, band heavy metal di cui ho registrato tutti i dischi, sin dai loro esordi. Ed è proprio quando sto per entrare negli Hellfire Studios per curare il CD che segnerà il loro addio alle scene che tutto precipita. Dopo tanti anni trascorsi a combattere il passato, nel disperato tentativo di lasciarmelo alle spalle, mi ritrovo ad affrontare di nuovo l’orrore quando sono costretto ad abbandonare la Harley-Davidson nel garage e a prendere la metropolitana. Comincia con una ragazza e un gioco di sguardi. Ma con il passare dei giorni mi rendo conto che qualcosa ci unisce e unisce anche gli altri bizzarri personaggi che affollano la metropolitana e che a quanto pare riescono a interagire solo con me. E, prima che possa rendermene conto, i fantasmi del sottosuolo cominciano a invadere la mia vita, trascinandola verso il basso, portandomi sulla soglia di un luogo che pensavo di essermi lasciato per sempre alle spalle. Ma, per quanto si possa provare a dimenticarlo, l’Inferno non ti dimentica una volta che ti ha assaggiato: aspetta solo il momento giusto per reclamarti. E a volte usa le persone a te più vicine per ingannarti e gettarti tra le fiamme.

L'autore:
Alessio Linder nasce a Trento, dove per parecchio tempo si dedica alla musica pesante, prima suonando in diverse cover band e poi occupan­dosi di una sala di registrazione. Trasferitosi a Roma, abbandona il mondo della musica suonata e scrive per qualche rivista del settore. Comincia poi a occuparsi di traduzioni e per la Dunwich Edizioni ha già tradotto il romanzo Brew di Bill Braddock. L’Ultima Fermata di Marty Red è il suo primo romanzo. 

La recensione di Sara:
Marty Red è un discografico di successo, passa le sue giornate tra il lavoro negli Hellfire Studios e la sua famiglia, Sonia e le due gattine Bianca e Neve.
Marty è un metallaro, un quarantenne che ancora porta i capelli lunghi, veste di nero e ha fatto della musica il fulcro della sua vita. Non vuole invecchiare Marty, ed è per questo che si ostina a non abbandonare la sua Fat Boy, la fidata Harley sul quale sfreccia tra le strade di Roma nonostante il mal di schiena lancinante.
Arriva il momento però di lasciare la bella moto e di passare ai mezzi pubblici. Marty non è per niente contento, la gente non gli piace, apprezza ancor meno le occhiatacce che gli vengono riservate quando sale sulla metropolitana. La calca lo assale, la puzza, gli spintoni, gli ombrelli nelle costole.
Il nostro uomo fa fatica a sopportare tutto questo, c’è però qualcosa che lo colpisce: una ragazza dallo sguardo malinconico lo fissa.
Comincia così un gioco di sguardi che spinge Marty a continuare a viaggiare nel sottosuolo. I suoi viaggi si popolano pian piano di bizzarri personaggi che sembrano inseguirlo sui vagoni. Marty crede di impazzire ma si fa forza e resiste, a breve nel suo studio di registrazione approderanno i Blood Red Sun, la più nota band metal del globo a dar luce al suo ultimo capolavoro. E a capo non c’è che il suo migliore amico storico, Freddy King. Sarà proprio con lui che Marty intraprenderà un percorso costellato da strani viaggi in metro, musicisti misteriosi, cinesi con delle camicie improbabili e un misterioso bambino profetico di nome Carlos che importunerà la sua donna.
L’ultima fermata di Marty red è un romanzo sui generis,  potrei definirlo horror, forse surreale ma anche introspettivo, malinconico e a tratti comico.
Il protagonista riempie la scena ed è impossibile non immedesimarsi in lui.
Marty è divertente e nostalgico, porta con sé segreti insospettabili. Nessuno potrebbe immaginare cosa si nasconde in quell’omone che scandisce le sue giornate a ritmo di metal e sigarette.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e sembrano quasi prendere forma dietro le righe.
Il plot assolutamente originale e pieno di colpi di scena inaspettati cattura il lettore sin dalle prime pagine tenendolo agganciato saldamente fino all’ultima pagina, attraverso un turbine assurdo e accattivante.
C’è da ridere e c’è da piangere e c’è anche molto da sorprendersi nel corso della storia.
Un romanzo decisamente fuori dagli schemi, ricco di tutto quello che serve per far innamorare chi lo legge.
La colonna sonora poi rende il tutto ancor più particolare, vi ritroverete a cercare di immaginare i rif dei Blood Red Sun e sarete incuriositi pure da qualche gruppo meno influente della scena approdato negli Hellfire Studios.
Vorrete sapere a tutti i costi cosa si nasconde nel sottosuolo romano, chi è davvero Marty e dove porta quel treno misterioso e inquietante.
Ricordate: niente è come sembra!

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