Il nuovo libro dell’autrice di “Un antico peccato. Il risveglio
del potere” è disponibile in libreria dal
15 ottobre.
Titolo: Un Antico Peccato. Alba infuocata
Autrice: Giulia Marengo
Editore: Reverdito
Pagine: 254
Prezzo: 12,52
Descrizione:
"Alba infuocata"
riannoda i fili delle storie tratteggiate in "Un antico peccato",
fornendo le risposte agli interrogativi lasciati in sospeso.
Jayce Reel è sopravvissuta ai
pericoli del viaggio che è già costato la vita a uno dei suoi compagni di
viaggio. Al suo fianco restano i fratelli Andre e Rayne Morgan, ancora più
uniti ora che il tradimento perpetrato dal misterioso Geth larmod li ha
consegnati nelle mani della bellissima e diabolica Verenith.
Verenith sta perdendo il
controllo del potere malvagio che ha evocato e desidera, più di ogni altra
cosa, riuscire a mantenere una presa salda sulla sua città e sul trono che
tanto ha faticato per conquistare. Sa che da sola non può riuscirci ed è
convinta che nello sparuto gruppo di sopravvissuti ci sia proprio ciò che sta
cercando.Quando Jayce e i compagni
giungono al suo cospetto, vengono separati: Jayce e Rayne vengono condotti in
stanze sontuose per essere istruiti nelle vie del Potere. Mentre le giornate
dei due ragazzi trascorrono vaghe e sonnolente, Andrei è gettato senza tante
cerimonie nelle segrete della Rocca. Nell'ombra, però, si stanno intessendo
piani per liberare i prigionieri e svegliare Jayce dal torpore che sembra
ottunderle la mente e confonderle i sensi.
Una corsa contro il tempo, per
dipanare i fili annodati di tanti misteri che hanno come bandolo due sole
domande: chi è davvero Jayce Reel, e cosa vuole Verenith da lei?
L'autrice:
Giulia Marengo è ha esordito nel
2011 con “Un antico peccato. Il risveglio del potere”, edito da Reverdito, di
cui è appena uscito il seguito, “Un antico peccato. Alba infuocata”.
Ha visto pubblicata inoltre una
raccolta di racconti (Trentadue frammenti dell'anima, IBUC) e un romanzo urban
fantasy (Alexandra: La Voce del Dominio, GDS).Collabora con il blog letterario
collettivo Diario di Pensieri Persi e con la rivista Speechless.
E nell'attesa...
Vi riproponiamo la recensione di Miriam di Un antico Peccato. Il risveglio del potere.
Un antico peccato. Il risveglio del potere
Giulia Marengo
Reverdito Editore
Pagine: 318
La recensione di Miriam:
La natura è minacciata dall’uomo, la tecnologia ha
soppiantato la magia, un governo autoritario soffoca la libertà di azione e di
pensiero obbedendo a bieche logiche asservite a un’incondizionata sete di
potere.
Per molti versi sembrerebbe la descrizione del nostro mondo
ma quello in cui Giulia Marengo ci accompagna è un universo fantastico, un
territorio inesplorato e lontano in cui fantasy e fantascienza si fondono
suscitando un grande senso di meraviglia.
La galassia pullula di pianeti diversi e distanti tra loro
ma uniti tutti (o quasi) in una grande Coalizione che fa capo al Pianeta
Capitale Deasterre. Un tempo vi regnava
l’armonia garantita da Potenziali e Portatori, ovvero prescelti in grado
di gestire il Potere scaturito dai quattro elementi e di preservarne
l’equilibrio. Quell’epoca felice però è ormai solo un ricordo e a detenere il
comando è il Primo Ministro Ranthos, un dittatore senza scrupoli.
Chiunque osi ribellarsi alle sue regole viene rinchiuso in
centri di detenzione della massima sicurezza per essere infine deportato sul
satellite Taloph Quarto, così contaminato che soggiornarvi equivale a essere
condannati a morte certa.
È questo il destino che attende un gruppo di prigionieri imbarcati
su una navetta spaziale. A causa di un misterioso guasto però il velivolo precipiterà
e i suoi passeggeri si ritroveranno su un pianeta sconosciuto: Micondar.
Un’occasione insperata per riconquistare la libertà?
È quello che penseranno i sopravvissuti ignari del fatto che
l’incidente non è del tutto casuale e che la diabolica Verenith Aurennan,
custode di Micondar, sta tramando nell’ombra per risvegliare un grande Potere
(chiamato “Antico Peccato”) allo scopo di diventare la dominatrice incontrastata
dell’intera galassia.
Cosa o chi si cela tra gli ex carcerati? Perché per qualcuno
sono tanto importanti?
Toccherà al lettore scoprirlo seguendo i protagonisti nella
loro avventura.
Intrighi, misteri, azione e colpi di scena sono gli elementi
che sorreggono una storia avvincente quanto ben congegnata. La narrazione si
snoda proponendo l’alternanza tra due punti di vista: quello degli uomini a
capo del governo, artefici del complotto, e quello dei prigionieri, pedine
inconsapevoli di un “gioco” più grande di loro.
Benché siano individuabili due fazioni, è impossibile
distinguere con nettezza bene e male, eroi e antieroi. L’ambiguità, la
propensione al tradimento, il tornaconto personale sono difetti che si
insinuano con facilità nell’animo umano, quasi mai scevro da imperfezioni.
Proprio in virtù di questo i personaggi forgiati dalla penna della Marengo ci
appaiono particolarmente credibili e riescono a suscitare sentimenti
contrastanti nel lettore come fossero persone vere.
Il gruppo di ex detenuti rappresenta un campione variegato
di umanità. Ci sono i due fratelli Morgan allievi dell’accademia, la Diplomatica Lerin
Feander, il cantastorie Sand, il tagliaboschi Torch, la giovane guaritrice
Jayce e il mastodontico Geth. Ciascuno di loro proviene da un pianeta diverso e
ha una storia personale alle spalle radicalmente differente da quella degli
altri. Attraverso flashback opportunamente innestati nella trama, l’autrice ci
consente di conoscerli a fondo e di affezionarci a loro.
Non meno carismatici risultano i personaggi che tramano
nell’ombra, prima fra tutti l’enigmatica Verenith in cui perfidia e bellezza
convivono alimentando un connubio letale.
Tutt’altro che letale, anzi assolutamente vincente, è invece
il connubio tra due generi letterari che contraddistingue l’opera. Se la
descrizione della galassia e l’utilizzo di alcune tecnologie avanzate ci
riconducono nella dimensione fantascientifica, il paesaggio di Micondar,
l’assetto urbanistico della cittadina di Kreis, il richiamo alla magia
rievocano il fantasy classico. È come se la mitologia fosse stata proiettata
nel futuro generando una dimensione immaginifica nuova. L’effetto è
strabiliante e, per certi versi, riecheggia le atmosfere rintracciabili nei
libri di Terry Goodkind o in alcuni romanzi
di Marion Zimmer Bradley.
Lo stile, descrittivo ma mai pedante, rende la lettura
particolarmente scorrevole tanto che si
giunge all’ultima pagina in un soffio.
Trattandosi del primo capitolo di una saga, il finale non è
autoconclusivo e lascia parecchi nodi irrisolti. Tuttavia, più che la
frustrazione, a prevalere è il desiderio di leggere quanto prima il seguito
perché la storia è tanto godibile da imbrigliarci con efficacia nelle sue
maglie.
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