Nero Press Edizioni: le novità in libreria
Titolo: Charles Satana Manson
Autrice: Bianamaria Massaro
Collana: Indagini
Editore: Nero Press
Pagine: 222
Prezzo: 12 euro
Descrizione:
Al via la collana di saggistica Indagini di Nero Press Edizioni e non poteva esserci debutto più
veemente. Con il saggio Charles “Satana” Manson: demitizzazione di un’icona satanica, Biancamaria
Massaro ci mostra i retroscena di una personalità che nel corso degli anni ha più volte sbalordito – e
inorridito – a causa di quel carisma folle che lo ha reso così celebre.
Un estratto dalla prefazione di Ruben De Luca, noto criminologo, è di per sé molto esplicativa:
Se conoscete la storia di Charles Manson solo per sentito dire e per le molteplici rappresentazioni
mediatiche e non avete mai letto niente di scientifico su di lui, il libro che avete tra le mani è lo
strumento perfetto per dipingere un quadro fedele alla realtà, non solo della vita e dei crimini di
Manson, ma anche di un intero periodo storico e della relativa cultura dell’epoca.
E ancora:
Biancamaria Massaro non si limita a raccontarci chi è Charles Manson, ma ci prende per mano e ci
porta a conoscere “i favolosi anni ’60″, il fermento della società americana della fine del decennio, i
Beatles, la guerra del Vietnam, le comunità hippies, i “figli dei fiori”, tutti gli elementi che hanno
creato un contesto unico nel quale l’influenza nefasta di Manson ha potuto manifestarsi, attirando nella
sua ragnatela tanti giovani sbandati in cerca di una guida carismatica. Senza la concomitanza di tutti
questi fattori, non sarebbe stato possibile trasformare Charles Manson in un mito che resiste ancora
oggi.
Ma perché “demitizzazione”?
Come ben evidenziato dall’Autrice, il gruppo fondato da lui aveva le caratteristiche di una setta, ma
con il satanismo non aveva assolutamente nulla a che fare.
In breve, questo saggio rappresenta una pietra miliare per chiunque sia interessato alla figura di Manson,
a chi fosse realmente, alla verità celata dietro le molteplici interpretazioni date anche da cosiddetti
“esperti della materia” e, come di ce lo stesso De Luca: La nuda e cruda verità, così come dovrebbe
essere in ogni saggio criminologico che si rispetti.
veemente. Con il saggio Charles “Satana” Manson: demitizzazione di un’icona satanica, Biancamaria
Massaro ci mostra i retroscena di una personalità che nel corso degli anni ha più volte sbalordito – e
inorridito – a causa di quel carisma folle che lo ha reso così celebre.
Un estratto dalla prefazione di Ruben De Luca, noto criminologo, è di per sé molto esplicativa:
Se conoscete la storia di Charles Manson solo per sentito dire e per le molteplici rappresentazioni
mediatiche e non avete mai letto niente di scientifico su di lui, il libro che avete tra le mani è lo
strumento perfetto per dipingere un quadro fedele alla realtà, non solo della vita e dei crimini di
Manson, ma anche di un intero periodo storico e della relativa cultura dell’epoca.
E ancora:
Biancamaria Massaro non si limita a raccontarci chi è Charles Manson, ma ci prende per mano e ci
porta a conoscere “i favolosi anni ’60″, il fermento della società americana della fine del decennio, i
Beatles, la guerra del Vietnam, le comunità hippies, i “figli dei fiori”, tutti gli elementi che hanno
creato un contesto unico nel quale l’influenza nefasta di Manson ha potuto manifestarsi, attirando nella
sua ragnatela tanti giovani sbandati in cerca di una guida carismatica. Senza la concomitanza di tutti
questi fattori, non sarebbe stato possibile trasformare Charles Manson in un mito che resiste ancora
oggi.
Ma perché “demitizzazione”?
Come ben evidenziato dall’Autrice, il gruppo fondato da lui aveva le caratteristiche di una setta, ma
con il satanismo non aveva assolutamente nulla a che fare.
In breve, questo saggio rappresenta una pietra miliare per chiunque sia interessato alla figura di Manson,
a chi fosse realmente, alla verità celata dietro le molteplici interpretazioni date anche da cosiddetti
“esperti della materia” e, come di ce lo stesso De Luca: La nuda e cruda verità, così come dovrebbe
essere in ogni saggio criminologico che si rispetti.
L'autrice:
Biancamaria Massaro è una scrittrice romana. Tra i suoi scritti troviamo opere di
genere fantascientifico (I Signori del Malsem, Kipple Officina Libraria, 2008), thriller
psicologico (Mistero a quattro voci, SBC Edizioni, 2013, Senza corpo non c’è reato, Tabula Fati, 2007)
e fantastico (La Quercia dai Rami d’Oro, Tabula Fati, 2005). Nel 2009 ha pubblicato per la Nemo
Editrice il romanzo per ragazzi Si può credere ai fantasmi?. Alcuni suoi racconti sono presenti in varie
antologie multiautore. Appassionata di criminologia, da qualche anno scrive saggi e articoli
sull’argomento. Nel 2013 ha collaborato al capitolo X, Pubblico, mass media e percezione del crimine
presente in Anatomia del crimine in Italia a cura di Ruben De Luca, Concetta Macrì e Barbara Zoli
(Giuffrè Editore). Nel 2010 ha pubblicato con La Giovane Holden Edizioni il breve saggio Mostri solo
se lo dicono i media? H. H. Holmes, Jack lo Squartatore e le madri assassine. Dal 2009 si occupa sul
sito La Tela Nera del progetto Cereal Wiki, una sorta di mini enciclopedia dedicata ai serial killer e
alla criminologia in continua evoluzione. Dal 2011 si occupa della rubrica Tagli di nera per il sito Nero
Cafè e alcuni dei suoi articoli sono apparsi sulla rivista Knife. Il suo sito è www.biancamariamassaro.it
Titolo: Tim Burton from Gotham to Wonderland
Autrice: Giulio Muratore
Collana: Indagini
Editore: Nero Press
Pagine: 120
Prezzo: 13 euro
Descrizione:
Tim Burton: from Gotham to Wonderland rappresenta un ideale sentiero letterario
verso la scoperta dell'universo gotico-visionario di Tim Burton.
Il saggio intende ripercorrere le tappe più significative del cineasta americano attraverso
un approccio anticonvenzionale, non rigidamente vincolato allo sviluppo cronologico
della sua filmografia ma piuttosto orientato a indagare quegli aspetti della sua poetica
fino a oggi poco noti, in parte trascurati o subordinati a questioni di maggior interesse
commerciale: la figura dell'outsider, la rappresentazione dell'infanzia, il ruolo femminile
nell'evoluzione dell'eroe, l'elusione della sessualità nel percorso narrativo, l'ispirazione
gotica e le contaminazioni di matrice espressionista. Un’analisi che non vuole essere
puro divertissement ma possa legarsi all’esperienza umana e ai valori sociali coi quali
l’autore è cresciuto e nei quali ha operato, regalando al lettore e all’appassionato
dell’opera burtoniana una nuova prospettiva sull’opera di questo affascinante
personaggio.
Uno degli aspetti più interessanti del cinema di Tim Burton riguarda sicuramente il
rapporto con il cinema classico: come è stato notato da numerosi e autorevoli critici
cinematografici, «i suoi film costituiscono un universo che fa volentieri a meno della
regia e della narrazione tradizionale del cinema americano». Ciò nonostante, è proprio
questo carattere che ha messo il cineasta di Burbank sotto le luci della ribalta,
consacrandolo a enfant prodige del cinema postmoderno.
Il carattere distintivo, sovversivo, originale e innovativo dei suoi mondi e delle sue
opere consiste proprio in questa continua ricerca e affermazione dell’autorialità,
attuata mediante un ribaltamento totale delle regole e dei codici espressivi.
Grazie a uno stile e a una visione artistica estremamente personali e identificabili, Tim
Burton è riuscito a imporsi nel panorama hollywoodiano come una delle figure più
originali e affascinanti degli ultimi venti anni. Proprio le sue singolarissime visioni
hanno spinto la critica a coniare il neologismo «Burtoniano » («Burton-esque» nei
paesi anglofoni), un termine che evoca immediatamente mondi e scenari onirici che
possono scaturire solo dalla mente di Tim Burton.
L'autore:
Giulio Muratore è nato a Fiesole nel 1988. Nel 2013 consegue la laurea magistrale in
Pro.S.M.Art. (Produzione di Spettacolo, Musica, Arte e Arte Tessile presso l’Università
degli Studi di Firenze. Nello stesso anno pubblica il saggio Italia Horror Underground,
primo studio ufficiale sul cinema di genere contemporaneo.
Tim Burton: from Gotham to Wonderland rappresenta un ideale sentiero letterario
verso la scoperta dell'universo gotico-visionario di Tim Burton.
Il saggio intende ripercorrere le tappe più significative del cineasta americano attraverso
un approccio anticonvenzionale, non rigidamente vincolato allo sviluppo cronologico
della sua filmografia ma piuttosto orientato a indagare quegli aspetti della sua poetica
fino a oggi poco noti, in parte trascurati o subordinati a questioni di maggior interesse
commerciale: la figura dell'outsider, la rappresentazione dell'infanzia, il ruolo femminile
nell'evoluzione dell'eroe, l'elusione della sessualità nel percorso narrativo, l'ispirazione
gotica e le contaminazioni di matrice espressionista. Un’analisi che non vuole essere
puro divertissement ma possa legarsi all’esperienza umana e ai valori sociali coi quali
l’autore è cresciuto e nei quali ha operato, regalando al lettore e all’appassionato
dell’opera burtoniana una nuova prospettiva sull’opera di questo affascinante
personaggio.
Uno degli aspetti più interessanti del cinema di Tim Burton riguarda sicuramente il
rapporto con il cinema classico: come è stato notato da numerosi e autorevoli critici
cinematografici, «i suoi film costituiscono un universo che fa volentieri a meno della
regia e della narrazione tradizionale del cinema americano». Ciò nonostante, è proprio
questo carattere che ha messo il cineasta di Burbank sotto le luci della ribalta,
consacrandolo a enfant prodige del cinema postmoderno.
Il carattere distintivo, sovversivo, originale e innovativo dei suoi mondi e delle sue
opere consiste proprio in questa continua ricerca e affermazione dell’autorialità,
attuata mediante un ribaltamento totale delle regole e dei codici espressivi.
Grazie a uno stile e a una visione artistica estremamente personali e identificabili, Tim
Burton è riuscito a imporsi nel panorama hollywoodiano come una delle figure più
originali e affascinanti degli ultimi venti anni. Proprio le sue singolarissime visioni
hanno spinto la critica a coniare il neologismo «Burtoniano » («Burton-esque» nei
paesi anglofoni), un termine che evoca immediatamente mondi e scenari onirici che
possono scaturire solo dalla mente di Tim Burton.
L'autore:
Giulio Muratore è nato a Fiesole nel 1988. Nel 2013 consegue la laurea magistrale in
Pro.S.M.Art. (Produzione di Spettacolo, Musica, Arte e Arte Tessile presso l’Università
degli Studi di Firenze. Nello stesso anno pubblica il saggio Italia Horror Underground,
primo studio ufficiale sul cinema di genere contemporaneo.
Titolo: Il sussurro dell'uomo nero
Autrice: Emanuele Corsi
Editore: Nero Press
Collana: Inizi
Pagine: 202
Prezzo: 15 euro
Descrizione:
La collana Inizi di Nero Press Edizioni dedicata ai più piccoli vede la sua terza uscita, Il sussurro
dell’uomo nero, stavolta con un vero e proprio romanzo scritto dall’ottimo Emanuele Corsi e illustrato
dai pennelli della straordinaria Ilaria Tuti.
Lisa è una ragazzina dalla fervida immaginazione, le piace raccontare storie e nella sua stanza ci sono
moltissimi giocattoli. Una notte, la sua bambola preferita, Corinna, viene avvicinata dall’Uomo Nero,
che le sussurra all’orecchio qualcosa di misterioso. Da quel momento, la vita di Lisa diviene un Inferno.
Corinna, la delicata damina di porcellana, inizia a plagiare gli altri giocattoli contro la padroncina e
riesce persino a rivoltarle contro le persone a lei più care! L’unico che le resterà fedele è un vecchio
pupazzo, così brutto da non avere neanche un nome. O meglio, Lisa l’ha sempre chiamato solo “Coso” e
con lui fuggirà in soffitta, attraverso un teatrino polveroso, ritrovandosi in un altro mondo, dove i ruoli
sono invertiti: i giocattoli sono vivi mentre lei diventa di plastica.
La soffitta urlò, o qualcosa del genere. Per un attimo Lisa vide tutto ciò che aveva davanti tendersi
all’infinito verso il teatrino, e “oltre” il teatrino: poi fu lei stessa ad allungarsi a dismisura, risucchiata
nella finestra insieme al suo pupazzo. E, infine, tutto si fece scuro.
L’avventura di Lisa e Coso è appena cominciata e non sarà facile per loro riuscire a sventare il piano
ordito da Corinna, che farebbe di tutto pur di vendicarsi della sua piccola padrona, che non l’ha mai fatta
giocare come lei avrebbe voluto…
La narrazione, ampiamente alla portata anche dei lettori più grandi, vi trascinerà nel bizzarro e
variopinto Mondo in Soffitta insieme a Lisa, Coso e agli amici Bart e Cristina, in quello che potremmo
definire un moderno Wonderland tutto italiano.
Gli autori:
Emanuele Corsi – L’autore
Da sempre prolifico story-teller a beneficio di pochi intimi, Emanuele Corsi negli ultimi anni conduce
una doppia vita: di giorno consulente informatico e padre di famiglia, di notte scrive mentre dorme (o
dorme mentre scrive). Trova il tempo di aggiornare un blog, “Il pigro creativo” contenente racconti
inediti e articoli su cinema TV e narrativa, e nel 2013 pubblica il racconto Processi irreversibili nella
raccolta Scimmiette di mare Project: Kill your writer (Nero Press Edizioni), opera con cui “uccide”
Valerio Evangelisti (che poi firma la prefazione al volume), dopo aver vinto l’omonimo concorso. È
finalista con un racconto horror al Premio Algernon Blackwood 2013.
Ilaria Tuti – L’illustratrice
Ilaria Tuti, friulana, ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2012 (Isabel, Edizioni Montag). Per Delos
Digital ha pubblicato in ebookLa fame e l’inferno, con Carlo Vicenzi, Ceneri e Nido di carne nella
collana The Tube; i romanzi brevi Cerberus, Egemona eProfondo Alpha, per la collana Chew-9. Ha
pubblicato diversi racconti in antologie, tra cui ricordiamo Fiore d’inverno ne I Racconti del
Laboratorio (Nero Press Edizioni), ed è stata finalista al Premio Algernon Blackwood 2013. Ama
dipingere e realizza illustrazioni e cover per romanzi; sue le copertine de L’Autunno di Montebuio e Per ironia della morte, entrambi i libri editi da Nero Press Edizioni.
dell’uomo nero, stavolta con un vero e proprio romanzo scritto dall’ottimo Emanuele Corsi e illustrato
dai pennelli della straordinaria Ilaria Tuti.
Lisa è una ragazzina dalla fervida immaginazione, le piace raccontare storie e nella sua stanza ci sono
moltissimi giocattoli. Una notte, la sua bambola preferita, Corinna, viene avvicinata dall’Uomo Nero,
che le sussurra all’orecchio qualcosa di misterioso. Da quel momento, la vita di Lisa diviene un Inferno.
Corinna, la delicata damina di porcellana, inizia a plagiare gli altri giocattoli contro la padroncina e
riesce persino a rivoltarle contro le persone a lei più care! L’unico che le resterà fedele è un vecchio
pupazzo, così brutto da non avere neanche un nome. O meglio, Lisa l’ha sempre chiamato solo “Coso” e
con lui fuggirà in soffitta, attraverso un teatrino polveroso, ritrovandosi in un altro mondo, dove i ruoli
sono invertiti: i giocattoli sono vivi mentre lei diventa di plastica.
La soffitta urlò, o qualcosa del genere. Per un attimo Lisa vide tutto ciò che aveva davanti tendersi
all’infinito verso il teatrino, e “oltre” il teatrino: poi fu lei stessa ad allungarsi a dismisura, risucchiata
nella finestra insieme al suo pupazzo. E, infine, tutto si fece scuro.
L’avventura di Lisa e Coso è appena cominciata e non sarà facile per loro riuscire a sventare il piano
ordito da Corinna, che farebbe di tutto pur di vendicarsi della sua piccola padrona, che non l’ha mai fatta
giocare come lei avrebbe voluto…
La narrazione, ampiamente alla portata anche dei lettori più grandi, vi trascinerà nel bizzarro e
variopinto Mondo in Soffitta insieme a Lisa, Coso e agli amici Bart e Cristina, in quello che potremmo
definire un moderno Wonderland tutto italiano.
Gli autori:
Emanuele Corsi – L’autore
Da sempre prolifico story-teller a beneficio di pochi intimi, Emanuele Corsi negli ultimi anni conduce
una doppia vita: di giorno consulente informatico e padre di famiglia, di notte scrive mentre dorme (o
dorme mentre scrive). Trova il tempo di aggiornare un blog, “Il pigro creativo” contenente racconti
inediti e articoli su cinema TV e narrativa, e nel 2013 pubblica il racconto Processi irreversibili nella
raccolta Scimmiette di mare Project: Kill your writer (Nero Press Edizioni), opera con cui “uccide”
Valerio Evangelisti (che poi firma la prefazione al volume), dopo aver vinto l’omonimo concorso. È
finalista con un racconto horror al Premio Algernon Blackwood 2013.
Ilaria Tuti – L’illustratrice
Ilaria Tuti, friulana, ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2012 (Isabel, Edizioni Montag). Per Delos
Digital ha pubblicato in ebookLa fame e l’inferno, con Carlo Vicenzi, Ceneri e Nido di carne nella
collana The Tube; i romanzi brevi Cerberus, Egemona eProfondo Alpha, per la collana Chew-9. Ha
pubblicato diversi racconti in antologie, tra cui ricordiamo Fiore d’inverno ne I Racconti del
Laboratorio (Nero Press Edizioni), ed è stata finalista al Premio Algernon Blackwood 2013. Ama
dipingere e realizza illustrazioni e cover per romanzi; sue le copertine de L’Autunno di Montebuio e Per ironia della morte, entrambi i libri editi da Nero Press Edizioni.
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