Recensione: I centomila regni
Titolo: I centomila regni
Autrice: Nora K. Jemisin
Traduzione di Serena Maccotta
Editore: Gargoyle Books
Pagine: 382
Prezzo: 18,00 euro
Descrizione:
All’inizio
di tutti i tempi venne combattuta una guerra tra Nahadoth, il Signore
della Notte, dio del caos e del cambiamento, e il fratello Itempas, il
Signore Lucente, dio dell’ordine e della quiete. Nahadoth la perse
procurando a lui e alla sua divina progenie l’intollerabile castigo
dell’assoggettamento eterno agli umani, i nemici di sempre.
A
distanza di qualche migliaio di anni, il Signore della Notte e le altre
divinità sottomesse dimorano nella maestosa città di Sky, fianco a
fianco con i membri della famiglia reale degli umani Arameri. Questi,
dal Palazzo di Corte, godono della stupefacente panoramica di tutti i
Centomila Regni in balìa del loro brutale dominio. Forti di tanta
influenza, gli Arameri possono permettersi di plasmare la vita dei
sudditi degli altri territori come vogliono e di assecondare i loro
personali capricci e sadici desideri, abusando delle facoltà
sovrannaturali di Nahadoth e degli altri dèi in cattività. Notoriamente
crudeli e freddi, gli Arameri puniscono con la morte chiunque ne
questioni la supremazia. Ma i nemici più pericolosi degli Arameri sono
essi stessi, impegnati a cospirare di continuo gli uni contro gli altri.
Ciò avviene più che mai quando si pone il problema della successione al
trono. Il vecchio sovrano Dekarta convoca i suoi nipoti: i fratelli
gemelli Scimina e Relad, e la giovane Yeine, figlia di sua figlia
Kinneth, appena morta in circostanze oscure. Yeine è nata e vive a
Darre, una periferica e arretrata regione settentrionale, che lascia per
recarsi a Sky. Durante l’udienza gli eventi prendono una piega
spiazzante: il patriarca Dekarta nomina eredi tutti e tre i suoi nipoti,
anche Yeine dunque può ambire al trono dei Centomila Regni, ossia del
mondo intero. Suo malgrado, la ragazza si trova dentro una spietata
competizione per il potere.
Così,
catapultata in una terra estranea, all’interno di una famiglia fino ad
allora sconosciuta, Yeine deve districarsi in un puzzle intricatissimo
di macchinazioni politiche, sotterfugi pericolosi e alleanze mutevoli,
imbastito sia dagli umani egemoni sia dagli dèi asserviti. Quest’ultimi,
non senza ambiguità, aiutano la ragazza a far luce sulla sanguinosa
storia all’origine della stirpe degli Arameri e sulla morte di sua madre
– sconfessata vent’anni prima da Dekarta perché unitasi a un uomo, il
futuro padre di Yeine, a lui sgradito. Scoperta la verità, Yeine troverà
il coraggio e la fermezza necessari per imprimere una svolta
incredibile non soltanto al suo personale destino.
L'autrice:
Nata nello Iowa, Nora K. Jemisin è vissuta tra New York, l’Alabama e il Massachusetts. Laureata in Psicologia e specializzatasi in Scienza dell’Educazione, dopo diversi racconti, nel 2010 debutta brillantemente con il romanzo I Centomila Regni, che viene tradotto in tedesco, francese, spagnolo e adesso in italiano per i tipi di Gargoyle. Primo episodio di “The Inheritance Trilogy”, è seguito da The Broken Kingdoms (2010) e The Kingdom of Gods (2011). Jemisin è anche autrice della serie “Dreamblood” (finora composta dai romanzi The Killing Moon e The Shadowed Sun), incentrata su delitti che preannunciano un’imminente guerra magica. Vive a Brooklyn, dove, oltre a scrivere romanzi e racconti, lavora come tutor accademico.
La recensione di Sara:
Yeine ha perso sua madre in
circostanze misteriose. Quando suo nonno Dekarta la convoca a Palazzo per
nominarla erede al trono dei Centomila Regni, la ragazza è costretta a lasciare
la sua terra d’origine e a trovarsi, faccia a faccia con i suoi cugini Scimina
e Relad.
Yeine è la possibile futura
sovrana del mondo intero ma, il trono non sarà facile da conquistare.
Oltre a dover fare i conti
con i suoi cugini assetati di poter e con l’eterna lotta tra bene e male,
l’erede dovrà combattere contro sé stessa. Il passaggio dall’adolescenza all’età
adulta, si sa, non è mai facile per nessuno, meno che mai quando si è costretti
a scontrarsi con il mondo intero per tenersi cara la pelle.
I Centomila Regni non sono
sicuri, sono un luogo apparentemente pacifico dove persino Dèi e Umani hanno
imparato a convivere ma che, nei suoi meandri, nasconde le insidie più oscure.
Quello di Nora K. Jemisin è
un fantasy originale che non si lascia intimorire dai benpensanti e si spiega
in tutta la sua crudezza.
Non ci sono censure in questo
romanzo, se vi aspettate un mondo magico affollato di fate e folletti state
sbagliando.
C’è violenza, c’è crudeltà,
c’è sete di potere e voglia di vendetta. Niente è lasciato al caso, il Lato
Oscuro ha più punti di forza rispetto al bene, il lieto fine è quasi
impossibile.
Tutto rende I Centomila Regni un libro pieno di
sorprese, per nulla scontato e imprevedibile.
La genialità dell’autrice sta
nel sapere mescolare fantastico e reale nelle giuste dosi e senza troppi
problemi.
Oltre a essere un ottimo
romanzo di genere, è anche un interessante romanzo di formazione. La
protagonista cresce, passo passo, durante tutta la durata della storia,
raccontandosi in prima persona, aprendosi al lettore.
Chi legge ha modo di
conoscere Yeine in tutta la sua intimità e in tutta la sua difficoltà di
adolescente sull’orlo dell’età adulta, persa sulla strada del destino,
disorientata dal mondo.
Scorrevole e accattivante, I Centomila Regni è il romanzo perfetto
per chi è alla ricerca di una lettura sconvolgente e brillante. E, perché no,
anche per chi è alla ricerca di se stesso.
Voglio leggerlo *-*
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