venerdì 11 ottobre 2013

Recensione: Asma

Titolo: Asma
Autore: Stefano Lazzarini
Editore: Cut-Up
Collana: Strade Perdute
Dati: 2007, 250 p., brossura
Prezzo di copertina: 13, 00 euro

Descrizione:

Primo romanzo del romano Stefano Lazzarini, scrittore ma anche musicista, "Asma" si presenta come un thriller ironico a violento insieme, centrato su una coppia protagonista/antagonista quando mai originale. Nei panni del detective abbiamo infatti Luca, un giovane perito di assicurazione specializzato in polizze auto, che un giorno si accorge che molti incidenti d'auto sembrano ripetere uno stesso schema, spingendolo a sospettare l'esistenze di un serial killer che opera simulando incidenti stradali. Luca è un personaggio afflitto da mali psicologici e fisici - l'asma, quale metafora della difficoltà ad aprirsi alla vita - chiuso nelle sue ossessioni e restio a stabilire rapporti umani profondi. La caccia al feroce assassino che si muove sulle strade di Roma - una Roma periferica e dura, mai da cartolina - lo porterà a confrontarsi innanzitutto con le proprie paure e le propri limiti; perché il suo antagonista, il Conte Italo Radice Fossalta, è un po' lo specchio dove Luca può ritrovare se stesso.

L'autore:
 
Stefano Lazzarini è nato a Roma nel 1966. Giornalista pubblicista e cantautore, laureato in Scienze Politiche, è poeta e scrittore di testi teatrali di genere brillante. Nel 2007 ha esordito con il romanzo Asma (Cut-up edizioni) a cui è seguito "La città dell'allegria" (Cut-up edizioni). Appassionato di calcio, fa parte dell'Osvaldo Soriano Football Club, la nazionale italiana scrittori. Attualmente si divide tra Roma e l'isola d'Elba. 

La recensione di Sara:

Luca vive a Roma, divide le sue giornate con tristi pranzi precotti e non ha una vita sociale così attiva.
Non ha una relazione stabile, Luana è l’unica donna con cui vorrebbe costruire qualcosa di un po’ più serio. La ragazza però non sembra tanto interessata, escono insieme per un’infinità di cene pagate da lui ma, a parte questo, nulla di particolare.
La sola costante nella vita di Luca è l’asma che lo abbraccia silenziosa da mattina a sera senza mai lasciarlo.
A rompere la monotonia delle sue giornate è il suo lavoro. Consulente per un’agenzia di assicurazioni, il protagonista si ritrova ad affrontare uno strano caso.
L’ennesimo incidente ha tinto di rosso le strade romane ma, qualcosa non quadra. Il responsabile non ha semplicemente investito una ragazza ma si è preso la briga di scendere dalla macchina e spostare il corpo della vittima in una posizione improbabile.
Che l’incidente non sia casuale? Che sia collegato ad altri innumerevoli delitti?
Luca comincia a incuriosirsi e indaga sul misterioso pirata della strada. Nessuno sembra credergli finchè nuovi incidenti non macchiano le strade della sua città. Le vittime sembrano scelte senza alcun criterio, unica costante le anomalie. Nessuno sembra più essere al sicuro
Si precipita così in un baratro funereo pregno di suspense e atmosfere grottesche.
La penna di Stefano Lazzarini corre veloce sui fogli, lasciando raccontare a Luca la sua storia.
Telegrafico e diretto, l’autore narra le vicende del suo romanzo come fosse la sceneggiatura di un film. Ogni frase è un’immagine precisa e dettagliata che appare davanti agli occhi del lettore e lo coinvolge.
Come stretti in una morsa si scivola sempre più giù, nei meandri della storia e non si può fare a meno di continuare, fino alla fine, tutto d’un fiato.
L’ironia è un altro tratto che caratterizza Asma, sorrisi amari si disegneranno sui vostri volti e una risata triste vi si strozzerà in gola.
Quella raccontata dall’autore non è solo cronaca nera, il reportage di una triste verità che sfreccia sulle nostre strade ma è anche una storia di solitudine e disagio.
Luca non è solo colui che indaga sugli omicidi commessi dal pirata della strada, è un uomo solo, stanco della monotonia delle sue giornate e stanco di convivere con l’asma aggrappata al collo.
Quando Luca ne parla si ha la sensazione che la gola si stia chiudendo e che l’aria sia bloccata, non passa passare. La sensazione di soffocare accompagna, inquietante, la lettura dalla prima all’ultima pagina. 
Un ottimo romanzo in bilico tra il giallo e il mainstream che si distingue per originalità della trama e particolarità dello stile.

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