mercoledì 20 settembre 2017

Review Party: Il guerriero del mare di Giulio Castelli

Buongiorno cari follower,
oggi abbiamo il piacere di partecipare al Review Party dedicato a "Il guerriero del mare" di Giulio Castelli (Newton Compton), un bellissimo romanzo storico che vi trasporterà nell'Antica Roma ai tempi della prima guerra punica.

Titolo: Il guerriero del mare
Autore: Giulio Castelli
Editore: Newton Compton
Pagine: 576
Prezzo ebook: 4,99
Prezzo cartaceo: 10,00

Descrizione:
Roma, III secolo a.C. Il primo terribile conflitto con Cartagine è alle porte. Roma è una città-stato ancora arcaica e i suoi abitanti sono fieri e pronti a qualsiasi sacrificio pur di difendere la Repubblica e le loro libertà. Le differenze tra patrizi e plebei però sono manifeste. Piccole angherie o vere e proprie ingiustizie sono all’ordine del giorno. Gaio Lutazio Catulo, nonostante la sua appartenenza al ceto più ricco, è intenzionato a servire la patria con onore e coraggio disinteressato. In poco tempo, grazie alle sue abilità tattiche, riesce a farsi notare dai vertici militari. Ma Gaio Lutazio è anche un avventuriero e uno dei pochi romani ad aver avuto il privilegio di visitare da giovane Cartagine prima che diventasse nemica di Roma. La sua esperienza e le sue conoscenze lo conducono dunque sempre più in alto nella gerarchia. Tornato a Roma, dovrà prestare molta attenzione agli intrighi politici, perché le campagne elettorali, in un periodo così delicato, sono condotte senza esclusione di colpi. Un arrogante rampollo della gens Claudia è infatti disposto a ogni nefandezza e un capopopolo plebeo aspira alla tirannide.
Dalla penna di un maestro del romanzo storico, il potente e dettagliato affresco della prima grande sfida combattuta dai romani per la supremazia nel Mediterraneo.

La recensione di Miriam: 
Gaio Lutazio Catulo è solo un ragazzino quando per la prima volta si ritrova a Cartagine. Suo padre, il legionario Silio Lutazio Cetere, è di recente morto nella guerra contro Pirro, travolto da uno dei suoi terribili buoi lucani, e lui è in viaggio per andare a recuperare le sue ceneri, quando viene rapito dai pirati che lo cedono ai cartaginesi, alleati di Roma, affinché decidano della sua sorte. Il giovane romano viene accolto dal ricco Annibale Ittibalide e trattato con rispetto, prima di essere rimpatriato. Durante il suo soggiorno in terra straniera ha modo di apprendere molti dettagli sugli usi, i costumi, la religione e persino le strategie belliche dei cartaginesi e di stringere amicizia con l’altrettanto giovane Amilcare Barca.
Tornato a Roma, viene accolto con benevolenza ed entusiasmo dai suoi concittadini, soprattutto dal senatore Appio Claudio Cieco, interessato ad ascoltare i suoi racconti di viaggio.
È l’inizio di un’insolita quanto intensa amicizia tra un giovinetto e un uno degli uomini più influenti della Repubblica, ma anche il principio di una scalata per Catulo che, crescendo, riesce a farsi notare anche dai vertici militari. In virtù delle doti mostrate nel corso della sua prima, accidentale esperienza, viene inviato successivamente in missione pacifica ad Alessandria d’Egitto – in questa occasione, oltre a gettare le basi di quella che sarà la sua futura carriera, conosce l’amore – fino a diventare un guerriero come suo padre.
È sua la voce narrante che, in rima persona, ci rende partecipi di un racconto straordinario in cui le vicende del singolo si intrecciano con la grande Storia. Nel rievocare le tappe salienti della sua vita avventurosa, Catulo ripercorre anche ventitré anni di conflitto fra Roma e Cartagine, offrendoci un avvincente quanto dettagliato affresco della prima guerra punica.
L’intervallo che separa l’infanzia del protagonista dall’età adulta, quella che lo vede impegnato in battaglia, principalmente in mare, è scandito infatti da una serie di cambiamenti che non riguardano esclusivamente la sua vita privata ma anche quella pubblica e politica di Roma, compreso lo stravolgimento delle vecchie alleanze, per cui dopo il suo primo approccio amichevole, Gaio si ritroverà a fronteggiare i cartaginesi in veste di nemici.
È una trama fittissima di accadimenti quella ordita da Giulio Castelli, non solo perché copre un lungo arco temporale ma perché coglie mille sfaccettature; potremmo dire che si sviluppa in lunghezza quanto in larghezza, ed è proprio questo particolare a rendere molto interessante la lettura. Ci viene descritta la guerra con grande dovizia di particolari, dedicati soprattutto alle tattiche e alle strategie, e nondimeno la società dell’epoca, così come ci viene illustrata la vita politica, compresa di intrighi, vendette e ritorsioni. La storia di Gaio Lutazio Catulo da un lato è scandita dalle imprese belliche, costellate di fallimenti e grandi successi, dall’altro è segnata da una vecchia inimicizia che condiziona il suo percorso in svariate occasioni. Sin da bambino, subisce le angherie di Claudio Pulcro, figlio di un rivale di suo padre. L’odio immotivato di questo ragazzino nei suoi confronti non si placa con il passare degli anni, anzi cresce con lui al punto che in più occasioni tenterà di ostacolarlo.
Narrandoci di questa guerriglia privata che si svolge in parallelo alla guerra vera e propria, l’autore mette in luce una serie di dinamiche che, nel caratterizzare la Roma dell’epoca, ci sorprendono per la loro attualità. Emerge così una classe politica, non molto dissimile da quella attuale, spesso corrotta e facilmente corruttibile, fatta di uomini che all’occorrenza non esitano ad abusare del loro potere e a mettere gli interessi personali al di sopra di quelli dell’intera comunità.
Contemporaneamente non perde mai di vista l’uomo. Il protagonista è sì un guerriero, uno stratega, un cittadino impegnato in politica ma rimane un essere umano con i suoi pregi e i suoi difetti, i suoi punti di forza e le sue debolezze, che non mancano di trovare spazio nel racconto. Catulo è un personaggio che conquista e suscita empatia perché dotato di grande intelligenza, intraprendenza ma soprattutto perché animato da nobili ideali. Nel contesto spicca per la sua onestà e per la forza con cui tenta di opporsi a qualsiasi angheria – comprese quelle che non lo colpiscono in prima persona. Tra l’altro lo vedremo intervenire per salvare una fanciulla aggredita dai soldati durante la guerra e poi rischiare il tutto per tutto pur di salvarla da un destino crudele quando sarà resa schiava.
Mentre si delinea il ritratto di un combattente valoroso e giusto, emerge anche la solitudine di un uomo la cui vita privata non è costellata di altrettanti successi: costretto a sposare una donna che non ama e non lo ricambia, poi ingannato da una giovane che credeva di amare e che lo usa, Catulo inseguirà per tutta la vita il miraggio del primo amore, quello vagamente sfiorato ad Alessandria e sfumato prima ancora di poter essere davvero assaporato.   
Rigoroso e straripante di informazioni come un saggio, intrigante come un romanzo d’avventura, Il Guerriero del mare si fa leggere tutto d’un fiato, trascinandoci con vigore in un passato remoto e nello stesso tempo travolgendoci con emozioni che non hanno età.









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