Release Party: The Midnigth Sea. Il quarto elemento di Kat Ross
Buongiorno cari follower,
oggi siete tutti invitati al Realease Party dedicato a The midnight Sea. Il quarto elemento di Kat Ross (Dunwich Edizioni), primo libro di una stepitosa serie urban fantasy che vi farà innamorare e rivalutare i demoni.
TITOLO: The Midnight Sea (Il Quarto
Elemento – Libro Primo)
AUTRICE: Kat Ross
GENERE: Fantasy
PAGINE: 300
PREZZO: 3,99 ebook (gratis per Kindle
Unlimited) 14,90 cartaceo
Data di pubblicazione: 15 maggio 2017
Disponibile qui
Descrizione:
Sono
la luce contro l’oscurità.
L’acciaio
contro la negromanzia dei Druj.
E
usano demoni per cacciare altri demoni…
Nazafareen
vive per la vendetta. È una ragazza dell’isolato clan Four-Legs e tutto ciò che
sa dei Water Dog del Re è che legano a sé delle creature malvagie chiamate
daeva per proteggere l’impero dai non-morti. Ma quando arrivano degli
esploratori per reclutare persone con il dono, afferra al volo l’opportunità di
unirsi alle loro file per dare la caccia ai mostri che le hanno ucciso la
sorella.
Segnata
dal dolore, è disposta a pagare ogni prezzo, anche se significa legarsi a un
daeva chiamato Darius. Umano solo nell’aspetto, possiede un potere
terrificante, controllato da Nazafareen. Ma i bracciali d’oro che li uniscono
hanno un indesiderato effetto collaterale. Ciascuno prova le emozioni
dell’altro, e l’umana e il daeva cominciano a diventare pericolosamente intimi.
Mentre
inseguono un nemico mortale lungo l’arida Great Salt Plain fino alla
scintillante capitale Persepolae, dissotterrando i segreti del passato di
Darius, Nazafareen è costretta a mettere in dubbio la schiavitù dei daeva e la
sua stessa lealtà nei confronti dell’impero. Ma con un male antico che si agita
al nord e un giovane conquistatore che controlla l’ovest, il destino
dell’intera civiltà potrebbe essere in pericolo…
L'autrice:
Kat
Ross ha lavorato come giornalista delle Nazioni Unite per dieci anni prima di
ritirarsi felicemente a fare ciò che le piace di più: inventare cose. È
l’autrice del thriller distopico Some Fine Day e della serie Il
Quarto Elemento. Adora i miti, i mostri e scenari da apocalisse. Per altre
informazioni sui libri di Kat, puoi trovarla alla pagina katrossbooks.com.
La recensione di Miriam:
Preparatevi a compiere un viaggio straordinario in una
dimensione spazio-temporale in cui realtà e finzione si fondono e si confondono,
dando vita a uno scenario parallelo, inquietante e suggestivo. Siamo nel 330
a.C, l’impero Persiano è in declino, così come attesta la storia, ma i
conflitti di cui siamo testimoni hanno un che di ultraterreno. Il mondo è
infestato dai Druj, demoni che si manifestano sotto forma di revenant o
spettri. È proprio uno di questi ultimi a sconvolgere la vita di Nazafareen,
un’adolescente del clan nomade dei Four Legs. Durante uno spostamento fra le
montagne, la sua sorellina Ashraf viene catturata da uno spettro sicché lei è
costretta ad assistere impotente alla sua morte.
Da quel momento cova un desiderio di vendetta che la spinge
ad arruolarsi nei Water Dog: guerrieri il cui compito consiste nel cacciare e
sterminare i Druj. Per farlo tuttavia c’è un alto prezzo da pagare giacché
questi combattenti, per riuscire nell’intento, si avvalgono di alleati
speciali: i Daeva, ovvero ex Druj “addomesticati” attraverso un legame magico e
addestrati per combattere i loro simili. Per vendicare la sorella, Nazafareen
in pratica è costretta a legarsi per la vita a una delle creature che più
detesta. Si tratta di un’esperienza sconvolgente e nuova, e dai risvolti
imprevedibili. Il giorno in cui viene iniziata e le viene applicato il
bracciale che sancisce la sua unione con Darius – questo il nome del Daeva a
lei assegnato – per la ragazza ha inizio una nuova vita che comporta una
profonda condivisione con il compagno sgradito. Essere legati a un Daeva
significa infatti sentire tutte le sue emozioni e le sensazioni fisiche, è come
avere un ospite nelle propria testa, impossibile da allontanare. Una prova
difficile per ogni Water Dog, che deve imparare a gestire un surplus emozionale,
oltre che a tollerare una vicinanza tanto intima, paurosa e costante con un
essere dannato. Ben presto, tuttavia, Nazafareen scopre che c’è dell’altro
poiché alla sensazione inziale di fastidio comincia a subentrare la conoscenza
del compagno. Da estraneo temibile e inviso, Darius diventa una presenza
familiare. Condividendo le sue emozioni, la ragazza si rende conto che non è
semplicemente una creatura malvagia ma una persona in grado di soffrire,
provare paura, gioia, nostalgia, proprio come lei. D’altronde i Daeva non hanno
nemmeno un aspetto paragonabile a quello degli altri Druj; tutt’altro che
spaventosi, si presentano come esseri umani, per di più bellissimi, sebbene
ognuno di essi sia nato con una deformità che li identifica come esseri
maledetti da Dio.
Man mano che passa il tempo, Nazafareen si riscopre sempre
più attratta e affezionata a Darius, pur sapendo che esiste una precisa linea
di confine fra Water Dog e Daeva che non deve essere oltrepassata. Il suo
mentore Ilyas l’ha messa in guardia sin dal primo giorno a tal proposito ma, si
sa, l’amore è forse il “nemico” più duro da combattere.
La narrazione è affidata alla voce di Nazafareen che con
lucidità e trasporto ci rende partecipi della sua esperienza trasmettendoci
tutto l’ardore, la vertigine e anche il dolore di un amore proibito.
Il racconto del suo personale percorso di formazione e del
suo rapporto – lecito e illecito – con
Darius si intreccia a quello di più ampio respiro che riguarda la missione dei
Water Dog e le dinamiche che investono la macro storia. L’ingresso della
giovane nomade in questo corpo speciale coincide infatti con un grave evento:
un gruppo di Daeva detenuti nella prigione di massima sicurezza di Gorgon -
e Gaz è fuggito ed è riuscito a rubare
il Sacro Fuoco, sostanza alchemica che può annientare il loro legame rendendoli
di nuovo demoni liberi. Corre voce che i fuggiaschi, con il carico prezioso,
siano diretti a Bactria, laddove la regina Neblis trama da lungo tempo per
sconfiggere il re in carica e conquistare l’Impero.
I Water Dog dovranno inseguirli, affrontando un viaggio
pericoloso nel tentativo di catturarli e scongiurare lo scoppio di una guerra
che potrebbe avere risvolti apocalittici.
The Midnight sea
si configura così come un fantasy epico in cui avventura, magia e mistero si
intrecciano, accogliendo fra le sue appassionanti spire anche una struggente
storia d’amore.
Con grande abilità, coerenza e dovizia di particolari, Kat
Ross tratteggia i confini di un mondo immaginario, facendo sì che si
materializzi davanti ai nostri occhi, come se fosse reale. Allo stesso modo
approfondisce la psicologia dei suoi personaggi coinvolgendoci nelle loro emozioni,
proprio come un Water Dog con il suo Daeva. Leggendo ci si sente immersi nelle
atmosfere e nei paesaggi ma nondimeno nel cuore e nella mente dei protagonisti.
Man mano che la trama si sviluppa emergono verità sempre più
spiazzanti che scompaginano tutto l’assetto iniziale. I nemici più pericolosi sono i Druj o coloro
che si ergono a paladini della giustizia? I Daeva sono davvero esseri maledetti
e crudeli o sono vittime di una macchinazione asservita al potere?
Attraverso simili interrogativi, il romanzo ripropone in chiave originale l’antica
lotta fra bene e male, mostrandoci quanto il confine fra l’uno e l’altro sia
labile e come chi comanda possa strumentalizzare e distorcere la realtà a
proprio piacimento. La stessa religione può essere utilizzata come mezzo per
manipolare le coscienze e giustificare conflitti che non hanno nulla di nobile.
Del resto è da un demone che Nazafareen impara cos’è l’amore,
lo stesso che in corso di lettura strizzerà anche il vostro cuore.
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