Titolo: Oltre la Barriera
Autore: Filippo Mammoli
Editore: self publishing
Genere: Thriller, fantascienza
Pagine: 250 (circa)
Formato: ebook, cartaceo
Prezzo: ebook 2.99€, cartaceo 9.99€
Descrizione:
«Chi abbia provato a immaginarsi la rappresentazione della
propria morte, non sarà più capace di guardare niente e nessuno nello stesso
modo».In una calda giornata di agosto, in seguito a una condanna per omicidio,
il fisico italiano Lorenzo Rossi viene prelevato dal tribunale di Lafayette e
condotto nel braccio della morte del penitenziario di Stato della Louisiana.
Insieme ai colleghi ricercatori di un laboratorio del Massachusetts Institute
of Technology, Lorenzo stava lavorando da diversi anni a un progetto
ambiziosissimo dalle molteplici implicazioni scientifiche e sociali. La vita
nel carcere si rivela durissima e a Lorenzo viene concesso come unico
passatempo quello di scrivere una sorta di diario. Attraverso vicende fortuite
e rocambolesche, le pagine scritte da Lorenzo vengono scoperte da Susan Taylor,
che vive e lavora a Baton Rouge. Improvvisandosi investigatrice, arriverà a
conoscere i risvolti inquietanti di una storia per cui scienza e pregiudizio si
intrecciano in un gioco pericolosissimo. E altrettanto pericoloso è il gioco di
provocazioni e minacce ripetute che il direttore del carcere intavola con
Lorenzo, rovesciando su di lui, uomo di scienza e ateo convinto, tutta la sua
carica di fanatismo religioso. Nel suo racconto Lorenzo alterna le vicende
della vita carceraria con quelle del percorso di ricerca fino all'ultimo
esperimento, prendendoci per mano attraverso un viaggio emozionante all'origine
fisica del mistero della vita. Ma quale sarà l'ultima tappa di questo cammino
tortuoso e sofferto per Lorenzo?
L'autore:
Filippo Mammoli è nato nel 1972. Ingegnere elettronico,
sviluppa software presso un'azienda che si occupa di Machine Vision. Vive a San
Mauro a Signa. È sposato e ha una figlia. Ha scritto e pubblicato alcune
poesie. “Oltre la Barriera” è il suo secondo romanzo.
La recensione di Miriam:
Scienza e fede sono da sempre in opposizione: mettersi nelle
mani di dio significa rinunciare a porsi domande sconvenienti, a sviscerare le
mille contraddizioni della nostra esistenza; spesso vuol dire chiudere gli
occhi persino di fronte all’evidenza, se in contraddizione con i dettami del
proprio credo. Nel corso dei secoli la Chiesa ha combattuto con accanimento il
progresso scientifico, basti pensare al processo a Galileo, giusto per citare
uno degli esempi più eclatanti.
Oggi, per fortuna, i tribunali dell’Inquisizione non ci sono
più, ma lo scontro è ancora acceso e si è arricchito di nuove sfumature. Gli
scienziati non solo sfidano i dogmi, fornendo sovente risposte scomode, ma sempre
più, attraverso la manipolazione genetica, si rivelano capaci di forzare la
linea di confine che separa l’uomo stesso dalla divinità. È questa la barriera di cui ci parla Filippo
Mammoli, un ostacolo ideologico che nel suo libro si traduce anche in un limite
fisico alla libertà individuale.
Il protagonista, Lorenzo Rossi, è appunto uno scienziato
impegnato in un progetto a dir poco rivoluzionario, il cui esito potrebbe
condurre al superamento della morte. L’esperimento decisivo tuttavia si conclude
in maniera tragica, lo studioso viene accusato di omicidio e condannato a
morte.
Lui in realtà è innocente ed è sicuro di essere vittima di
una congiura. La sua condanna non è che il mezzo attraverso cui qualcuno ha
deciso di metterlo a tacere e bloccare la sua ricerca, proprio perché invisa ai
più ferventi religiosi.
Il romanzo comincia nel momento in cui lo scienziato è
detenuto nel braccio della morte del Penitenziario di Stato della Louisiana, in
attesa che venga eseguita la sentenza. In cella scrive un diario, ricostruendo
le tappe salienti della sua vicenda e svelando i dettagli delle sue scoperte
scientifiche.
Per vie traverse, che non vi svelerò, alcune pagine di
questo diario finiscono nelle mani di una donna, Susan Taylor, che si
appassiona al suo caso e decide di fare il possibile per dimostrare l’innocenza
dello scienziato, prima che sia troppo tardi.
Il plot si sviluppa come un thriller, fino alla fine il
lettore rimane sulle spine, curioso di scoprire se dopotutto Lorenzo riuscirà a
evitare l’iniezione letale. Contemporaneamente, pagina dopo pagina, si anima
una disquisizione dal sapore etico-filosofico che pone l’attenzione proprio sul
controverso rapporto fra scienza e fede. Tante sono le riflessioni e le
spiegazioni – anche di natura scientifica in merito agli esperimenti condotti
da Lorenzo – che si inseriscono nella trama. A volte distraggono dal filo
narrativo, in alcuni casi risultano un po’ troppo didascaliche o tecniche,
ciononostante non annoiano, trattandosi di digressioni che affrontano temi
molto interessanti.
La presenza dell’autore si fa sentire in maniera prepotente,
si capisce sin da subito qual è la sua posizione e si avverte con chiarezza la
sua volontà di veicolare, attraverso la fiction, un messaggio che va ben oltre.
In alcuni momenti, a mio avviso, calca un po’ troppo la mano in questo senso, sacrificando
la scorrevolezza del testo; condividendo in pieno il suo punto di vista, però,
ho tollerato di buon grado questa piccola pecca.
Di sicuro ho fatto il tifo per Lorenzo, simbolo di coloro
che lottano contro il fanatismo in nome della conoscenza e, leggendo le ultime
pagine, ammetto di essermi commossa.
Consigliato se amate le letture che fanno riflettere.
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