Review party: Delitto con inganno di Franco Matteucci


Buongiono cari follower,
oggi siete tutti invitati a un review party organizzato  per festeggiare il ritorno dell'ispettore Marzio Santoni.
Di cosa si tratta?
In occasione dell'uscita di Delitto con inganno di Franco Matteucci (Newton Compton), diversi blogger che hanno avuto l'opportunità di leggere il romanzo in anteprima pubblicheranno, quasi in contemporanea, le loro recensioni (nel banner in alto trovate l'elenco dei partecipanti).
Un'occasione dunque per avere un assaggio di questo strepitoso giallo e poter confrontare varie opinioni.
Vi lascio subito alla mia.

Titolo: Delitto con inganno
Autore: Franco Matteucci
Editore: Newton Compton
Collana: Nuova Narrativa Newton
Pagine: 256
Prezzo cartaceo: 9,90
Prezzo eBook: 2,99
Descrizione:
È un inverno molto freddo e nevoso a Valdiluce. L’ispettore Santoni si trova a dover indagare su un evento accaduto una quindicina di anni prima e che all’epoca sconvolse la cittadina. La drammatica vicenda costringe l’ispettore, assistito dal fedele Kristal Beretta, a recuperare notizie su come avvennero i fatti, ma anche a ripercorrere la sua storia privata, dato che all’epoca era un adolescente innamorato proprio della bellissima Clara Meynet, la ragazza al centro del crimine. La giovane è scomparsa in circostanze mai chiarite, e non è stata più ritrovata. Durante le indagini, nonostante una certa ritrosia degli abitanti a collaborare, una serie di coincidenze riportano alla luce elementi che convincono l’ispettore ad avventurarsi nelle viscere del monte Sassone, luogo ameno e minaccioso dimenticato da decenni, attraverso un dedalo di tunnel, gallerie e cunicoli che nascondono spaventosi misteri. La selvaggia e potente natura dei luoghi, protettrice di un macabro segreto, testimonia che la verità è rimasta sepolta per anni sotto una fitta coltre di neve, ghiaccio e paura…

La recensione di Miriam:

Clara Meynet è la ragazza più desiderata ma anche la più chiacchierata in paese, a causa di un bizzarro incidente che le è costato la verginità quando era appena tredicenne.
Vive sola con suo zio Walter Burlando, un antiquario finito sul lastrico e perennemente attaccato alla bottiglia di Ginpin.
Per tirare avanti la ragazza lavora nei campi, raccoglie mirtilli fra le montagne e sogna… sogna il suo principe azzurro.
Mentre gli sguardi bramosi di tutti i ragazzi del circondario sono puntati su di lei, Clara infatti non ha occhi che per Marzio, il bel biondo dallo sguardo di cielo che da un po’ di tempo sembra farle il filo.
È l’inizio di quella che potrebbe essere  una bella storia d’amore, dolce, succosa, sanguigna proprio come i mirtilli appena colti, ma ben presto assume una piega diversa, trasformandosi in un triste caso di cronaca. L’idillio finisce già al primo appuntamento fra i due innamorati. Marzio raggiunge Clara al Prataccio, laddove avrebbero dovuto incontrarsi per stare insieme, ma vi trova solo i suoi vestiti seminati sull’erba e strani indizi che non suggeriscono nulla di buono.
Se avete letto altri libri di questo autore, sicuramente il nome del ragazzo non vi suonerà nuovo. In effetti non si tratta di omonimia, il Marzio in questione è proprio lui: Santoni.
Il nuovo avvincente giallo architettato da Matteucci, non solo ci riporta a Valdiluce ma ci trascina indietro di quindici anni facendoci compiere un bel salto nel tempo che ci consentirà di conoscere da vicino il passato del suo abile ispettore. All’epoca in cui questa storia comincia, Marzio ha solo diciassette anni e non è ancora entrato in polizia. Quello che si dispiega fra queste pagine e che si trascinerà per un arco temporale lunghissimo, a tutti gli effetti, è il suo primo caso, quello che gli farà scoprire le sue doti investigative e che determinerà la sua futura scelta lavorativa.
Insomma, una vera chicca per quanti si siano affezionati al personaggio, un’occasione imperdibile per acquisire tasselli importanti sulla sua biografia e per comprendere più a fondo anche la sua personalità.
Sin da subito si rimane colpiti dalla grande predisposizione di Santoni per quello che diventerà il suo mestiere. Seppure giovanissimo, completamente a digiuno di qualsiasi nozione o addestramento specifico e personalmente coinvolto nei fatti, mostra capacità di analisi e di autocontrollo davvero invidiabili. A questi pregi si aggiunge anche una grandissima forza mista a determinazione, giacché il caso con cui si ritrova a confrontarsi è complesso e la sua prima prova, seppure brillante, è destinata a concludersi con un fallimento. Nonostante ciò lui non si arrende, entra in polizia fa carriera e a distanza di oltre un decennio il destino sembra richiamarlo indietro per la resa dei conti.
Il romanzo si articola, infatti, in due tempi: nella prima parte seguiamo la sparizione di Clara e le indagini infruttuose che ne scaturiscono; nella seconda, ben quindici anni dopo, vediamo il caso riaprirsi per la comparsa inattesa di nuovi elementi.
In sintonia con quello che può definirsi quasi un suo “marchio di fabbrica”, ancora una volta Matteucci confeziona un thriller in cui l’ambientazione e soprattutto la natura giocano un ruolo fondamentale. Da un lato riemergono le caratteristiche di una piccola comunità montanara come quella di Valdiluce, l’omertà dei suoi abitanti, la tendenza comune  a insabbiare i segreti scomodi che rappresentano un ostacolo non indifferente alle indagini. Dall’altro entra in scena la montagna con il suo clima, i suoi paesaggi impervi che nel caso specifico finiranno per agevolare l’assassino.
Così come era accaduto ne Lo strano caso dell’orso ucciso nel bosco, Santoni potrà risolvere il mistero non solo grazie al suo acume e alla sua prontezza, ma anche in virtù della sua profonda conoscenza dei luoghi in cui tutto si svolge e del suo legame con l’ambiente circostante. Per scoprire la verità dovrà letteralmente sfidare le cime nevose, avventurandosi sul monte Sassone e da lì in un dedalo di gallerie sotterranee, in anfratti sconosciuti che nascondono orribili segreti.
Del resto non sarà un caso se, fra tanti testimoni omertosi, a indicargli la giusta pista da seguire sarà proprio il vento.
Un thriller originale e dagli incastri perfetti in cui la natura, nella sua duplice veste di madre e matrigna, diviene complice di uno spaventoso mistero e nello stesso tempo fornisce la chiave per la sua soluzione a chi dimostra di saperla ascoltare. Si legge tutto d’un fiato e, se possibile, ci fa apprezzare ancora di più colui che è stato già definito l’ispettore più amato dagli italiani.













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