Evelyn Storm
Dopo il Liceo
Classico ha frequentato un corso triennale di illustrazione alla Scuola del
Fumetto e un corso di pittura a olio della durata di un paio di mesi.
Ha preso parte
a diversi mercatini hobbistici.
Alcuni suoi disegni e illustrazioni
sono stati in esposizione in bar, art-bar, cartolerie, negozi di articoli da
regalo e di fiori.
Ha realizzato disegni per i diari
su Facebook e per le copertine di libri, tra cui quella per il romanzo "My
dream" di Fabio Emanuele.
Ha vinto il secondo premio al
concorso artistico di disegno "The Leprechaun - Made me draw it" ed è
risultata vincitrice con altri due disegnatori della "Scelta del
diario" della pagina "Clan Dell'Arte" di Facebook.
Ha vinto inoltre il concorso per disegnare il racconto di Peg
Fly "Gli acquarelli della vita".
Due suoi disegni con la scheda
tecnica di come li ha realizzati sono apparsi sul numero di settembre della
rivista online "Stella Magazine".
Benvenuta in Vision
Thing! Per cominciare ti va di presentarti ai nostri lettori? Chi è Evelyn
Storm?
Grazie mille, sono contenta di rispondere alle vostre
domande e di presentarmi ai vostri lettori. Ciao a tutti, sono una disegnatrice
e una scrittrice che vuole migliorarsi e crescere per diventare una
professionista. Sto costruendo pian piano il mio percorso, grazie alle mie
capacità, alle occasioni che man mano vengono fuori e ai suggerimenti che mi
danno i miei amici e qualche fan. Anche se forse è presto per chiamarli così.
Come e quando nasce
la tua passione per il disegno?
Non credo ci sia un come. È come quando senti dentro di te
che non puoi fare a meno di fare una cosa, senza troppo pensarci e senza troppo
riflettere sul come mai. Penso da sempre, fin da piccola, di aver ereditato una
passione comune per l'arte dalla mia famiglia. Passione che io ho ben condiviso
e sviluppato. Da bambina disegnavo sempre, le matite colorate e i fogli erano
miei inseparabili “amici” e ogni cosa, anche fare dei lavoretti per la mamma,
diventava una scusa per mettermi all'opera. Di grande aiuto mi sono stati i
primi libri per bambini e le storie fantastiche che adoravo sfogliare e
prendere come spunto per le mie opere artistiche.
Raccontaci un po’
della tua formazione artistica e delle tecniche che prediligi per la
realizzazione delle tue opere.
Non potendo fare il Liceo artistico perché la mia famiglia
non era d'accordo, mi sono iscritta ad un corso post diploma di Illustrazione
alla Scuola del fumetto e successivamente ad un corso di pittura a olio
organizzato dalla mia città. Come tecniche prediligo i pantoni, i pastelli, gli
acquerelli, la tempera, l'acrilico, la china, la china colorata, il tratto pen,
le matite acquarellabili e i gessetti. In alcuni casi anche l'olio, ma solo se
mi viene richiesto per un quadro, perché non ho uno studio mio e l'odore un po'
troppo forte preferisco non averlo in casa. Inoltre si asciuga più lentamente.
Dai tuoi lavori
emerge una grande passione per il fantasy, passione che ricorre anche in altre
attività a cui ti dedichi. Cos’è il fantasy per te?
In linea di massima disegno anche bambini, favole, animali,
fiori, paesaggi, band rock e coppie in atteggiamenti amorosi, ma in effetti il
fantasy mi piace moltissimo. Tanto che non solo collaboro con un sito per la
stesura di speciali a tema sulle regine letterarie di questo genere, non solo
ho intervistato autrici fantasy e recensito alcuni dei loro libri, ma per due
anni ho scritto articoli unicamente sulla “Twilight Saga” di Stephenie Meyer e
sto scrivendo un mio libro. Tutto perché il fantasy è fantasia allo stato puro,
come dice la parola stessa, è lasciare che le idee scorrano verso personaggi
insoliti che riescono però a fare tutto quello che noi comuni mortali non
riusciremo mai a realizzare. Inoltre la bellezza di certe figure, come ad
esempio le fate, mi lascia libera di esprimermi al meglio. Infine, con il
fantasy puoi disegnare qualsiasi cosa, perché tanto è consentito e nessuno può
dirti nulla, perché tutto è invenzione e fantasia.
Segui qualche
“rituale” particolare quando dai vita alle tue creazioni?
Un rituale vero e proprio forse no. Ma procedo sempre allo
stesso modo. Prima mi documento molto sul soggetto o i soggetti da
rappresentare, mi guardo in giro, attingo a tutto, anche ai cataloghi per
parrucchieri per le pettinature dei miei personaggi. Poi, quando sono sicura di
cosa fare, mi metto all'opera con la matita, coloro, ridefinisco, modifico a
computer e invio l'opera se occorre.
Hai vinto diversi
premi in ambito artistico. Cosa hanno significato per questi riconoscimenti?
Devo dire che ho iniziato soltanto a luglio a partecipare a
dei concorsi, quindi è una cosa assolutamente recente. In ogni caso sono stata
grata e felice di aver vinto o di essere arrivata seconda. Anzi, uno dei miei
lavori mi ha portato fortuna per ottenere il posto da un'altra parte. L'ho
inviato così, senza troppe pretese, ed è stato proprio quel disegno a farmi
avere un altro “successo” personale. Forse anche perché si trattava di un folletto
irlandese. Questi concorsi inoltre mi hanno permesso di aggiungere nuove
notizie al mio curriculum, di farmi conoscere di più, di ottenere tanti
complimenti che non fanno mai male, anzi.
C’è un pittore,
fumettista, illustratore a cui ti ispiri o che rappresenta qualcosa
d’importante per te?
Ammiro Victoria Francés, Paolo Barbieri, Max Rambaldi e Sara
Forlenza per dirne alcuni, anche se ce ne sarebbero altri da menzionare.
Sinceramente li considero tutti bravissimi, eccezionali, e non mi considero
assolutamente alla loro altezza. Anche perché la grafica fa parte del loro
mondo, del mio non ancora. A parte i ritocchi a computer che come dicevo
utilizzo. Però guardare i loro lavori mi dà una carica fortissima, mi ispirano,
mi spingono a fare meglio e a non arrendermi. Mi rendono consapevole che per
tutti c'è un inizio e che bisogna lavorare duramente per crescere e raggiungere
traguardi sempre nuovi. Ed è proprio quello che voglio fare.
Gothic Rose, è il nome del tuo sito ma, come tu stessa spieghi,
sono anche due parole che racchiudono il tuo mondo, un mondo in cui la passione
per le arti grafiche si coniuga con quella per la scrittura e per la musica. Ti
va di parlarcene?
Certamente. Ho scelto con cura il nome del mio sito che ora,
dopo le ferie, devo assolutamente aggiornare. Gothic Rose rappresenta un mondo
solo mio, dove non avere paura di confrontarmi con gli altri e di inserire
tutto ciò che per me conta. È come un luogo fisico vero, reale, che ho scelto
di condividere con i visitatori che decideranno di farmi visita. Adoro da
sempre l'arte e la letteratura, senza dimenticare la musica, che per prima mi
ha attirato. Poi, crescendo, non avendo modo di esprimermi a livello
professionale in questo campo, ho ripiegato sulle altre due. Forse però
ripiegare non è il termine giusto. Amo immensamente quello che faccio e le
emozioni che nel mio piccolo ho provato in tutti questi campi sono
indescrivibili, soprattutto per chi è fuori da tutto questo e che non può
capire veramente di cosa parlo. Lo capiranno gli altri artisti e gli scrittori.
Sogni nel cassetto e
progetti per il prossimo futuro?
Di sogni ne ho moltissimi, tra cui realizzare dei libri per
bambini e una mia linea di astucci, diari, zaini ecc. Sto anche aspettando una
risposta da tre case editrici, l'uscita di un libro a cui ho contribuito con un
mio disegno originale su un'elfa, l'uscita di una copertina che ho realizzato
per un autore e molto altro. Tra i progetti, cercare nuove collaborazioni,
tentare di vincere altri concorsi, procurarmi un nuovo programma di disegno e
se riuscissi, prima o poi, fare un corso di grafica. Se non ci riuscissi,
disegnerò e disegnerò per affinare la mia tecnica e superarmi. O almeno
spero.
E per saperne di più....
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