Recensione: In trappola al Gil's diner
Titolo: In trappola al Gil's diner
Titolo originale: Gil’s All Fright Diner
Autore: A. Lee Martinez
Editore: Delos Books
Collana: Odissea Zombie
Pagine: 268
Prezzo di copertina: Euro 14,90
Descrizione:
Benvenuti al Gil’s All Fright Diner,
dove gli attacchi zombie sono frequenti e nessuno sa cosa si nasconde
nel freezer... Duke ed Earl sono solo di passaggio nella Contea di
Rockwood, quando sostano al Gil’s Diner per mangiare un boccone. I
ragazzi non hanno intenzione di restare, almeno fino a quando Loretta,
la corpulenta titolare del ristorante, non ffre loro 100 dollari per
sbarazzarsi degli zombie che ogni notte tentano di entrare nel suo
locale. E dato che Duke è un licantropo ed Earl un vampiro, per i due
squattrinati
viaggiatori la proposta sembra una ghiotta opportunità di fare cassa. Ma i morti viventi sono solo la punta dell’iceberg. Qualcuno infatti pare voglia mandare via Loretta dal Diner, con la chiara intenzione di aprire le porte dell’inferno. Prima che Earl e Duke arrivino in fondo al mistero, dovranno vedersela con un’in!nità di ‘complicazioni’ sovrannaturali, tra i quali: bovini zombie, un fantasma innamorato, una strega minorenne e il terri!cante potere occulto del Pig-Latin. E forse – solo forse – anche la !ne del mondo. Scabroso, emozionante ed esilarante, In trappola al Gil’s Diner vi solleticherà le braccia… prima di strapparvele via di
dosso.
viaggiatori la proposta sembra una ghiotta opportunità di fare cassa. Ma i morti viventi sono solo la punta dell’iceberg. Qualcuno infatti pare voglia mandare via Loretta dal Diner, con la chiara intenzione di aprire le porte dell’inferno. Prima che Earl e Duke arrivino in fondo al mistero, dovranno vedersela con un’in!nità di ‘complicazioni’ sovrannaturali, tra i quali: bovini zombie, un fantasma innamorato, una strega minorenne e il terri!cante potere occulto del Pig-Latin. E forse – solo forse – anche la !ne del mondo. Scabroso, emozionante ed esilarante, In trappola al Gil’s Diner vi solleticherà le braccia… prima di strapparvele via di
dosso.
L'autore:
La recensione di Miriam
Un furgone arrugginito procede a singhiozzi lungo una strada
polverosa. Alla guida un uomo grosso e peloso in jeans e giubbotto di pelle,
dalla chioma ribelle a stento contenuta in un cappello da baseball; al suo
fianco un tipo filiforme, in tuta da lavoro, dal naso grosso e i capelli
pettinati in un riporto ridicolo.
I due amici vagano senza una meta precisa bevendo birra e
scambiandosi battute. Un incipit così potrebbe far pensare al viaggio on the
road di due ragazzi a caccia di avventure. Si dà il caso però che i giovanotti in questione non siano umani.
Il corpulento Duke è un lupo mannaro mentre lo smilzo
compagno Earl è un vampiro.
Vi stupisce che due creature della notte abbiano un aspetto
così inconsueto? Ebbene, vi garantisco che questo è solo un piccolo assaggio
delle stranezze in cui vi imbatterete leggendo questo libro.
Eh sì, perché come recita la legge sull’ attrazione dei fenomeni anomali, le cose strane
attirano altre cose strane.
Gli strambi viaggiatori capiteranno infatti a Rokwood, una
contea in cui le piogge di lucertole cornute, i rapimenti da parte degli alieni
o il baccano prodotto dallo yucca urlante sono episodi all’ordine del giorno. Quando
decideranno di fare una sosta per mangiare un boccone finiranno al Gil’s diner,
un fastfood preso d’assalto dagli zombie. La proprietaria del locale, Loretta,
offrirà loro 100 dollari perché l’aiutino a sbarazzarsi di quei morti viventi
che le stanno rovinando gli affari. Un’occasione imperdibile per gli squattrinati Earl e Duke che, senza
esitare, si lanceranno nell’impresa.
L’insolito ingaggio segnerà l’inizio di una serie di
rocambolesche avventure che, pagina dopo pagina, trascineranno il lettore in un
vortice di eventi straordinari quanto esilaranti costellato da incontri assolutamente imprevedibili. Uno
spettro innamorato, una strega adolescente con un solo seguace, il fantasma di
una cane senza testa, uno stregone che fornisce consulenze telefoniche faranno
da contorno ai due protagonisti dando vita a una storia davvero fuori dagli
schemi.
Quello forgiato dalla creatività spumeggiante di Martinez è
un mondo che fa perno sull’ironia, un mondo che per alcuni versi mi ha
piacevolmente ricordato l’irriverente universo letterario di Pratchett. Alternando
descrizioni splatter, a situazioni grottesche, l’autore ci regala un simpatico
ritratto alternativo degli archetipi dell’immaginario horror. Con stile
beffardo e brillante, riesce a modellare una trama da brividi vestendola però
di un irresistibile humour nero.
Particolarmente divertenti risultano i dialoghi tra Earl e
Duke, dal cui scambio continuo di battute emergono due personalità orribilmente
deliziose. A dispetto della sua natura e della forza bruta che lo caratterizza,
il licantropo rivela un animo nobile. Sotto una scorza dura e un viso arcigno
quasi mai solcato dall’ombra di un sorriso, batte il cuore tenero di un amico
sincero. Lontanissimo da qualsiasi stereotipo, invece, il vampiro conquista per
la sua goffaggine e la sua tenerezza. Costretto per natura a succhiare sangue è
un gran fifone oltre che un inguaribile romantico. Dopo essersi imbattuto accidentalmente
in una copia di Dianetics ha maturato
una certa propensione a disquisizioni pseudo-filosofiche che non mancheranno di
suscitare il riso così come di far riflettere, ogni tanto.
Se siete alla ricerca di una storia originale, emozionante,
spassosa, una puntata al Gil’s diner non vi deluderà. Vi ritroverete
catapultati in una dimensione in cui i morti posseggono tutte le carte in
regola per allietare i vivi.
Il divertimento è assicurato.
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