Autore: Francesco Faraoni
Editore: Aradia
Dati: 2009 (seconda edizione), 156 p., brossura
Prezzo di copertina: 15, 00 euro
Descrizione:
Con
l’avvento del nuovo millennio, è cominciato anche un lento e
graduale risveglio di molte realtà religiose dalle radici
antichissime, che per secoli sembrarono come essersi assopite
nelle pieghe del tempo, dando l‘illusione forse di essere state
completamente distrutte e dimenticate.
Tuttavia
così non è stato e oggi queste religioni, che rappresentano le vere
Radici Spirituali dell’Europa, sono tornate sotto nuove
ottiche evolute e sempre più persone si riconoscono in esse,
tanto che il numero dei neopagani, in occidente, cresce in maniera
esponenziale, sviluppandosi più rapidamente di qualsiasi altra
religione.
L’opera
oltre a mettere in luce il Neopaganesimo sotto un aspetto
antropologico, spirituale ed esoterico, cercando di sfatare molti
luoghi comuni e pregiudizi a riguardo, contiene anche delle interviste
esclusive fatte ad alcuni esponenti del mondo neopagano in Italia.L'autore:
Francesco
Faraoni - nasce nel 1979, studioso di astrologia ed esoterismo.
È pagano, seguace del culto di Iside, abbraccia la spiritualità neopagana.
Astrologo, scrittore e saggista.
Autore di "Il neopaganesimo il risveglio degli dèi, Aradia edizioni" -
"Tarocchi evoluti, Hermatena edizioni" - "Ciao come sto, LDS edizioni" -
"La natura della notte, LDS edizioni" - "Psyco: carnefici e vittime,
Magnum Edizioni". Collabora con diverse riviste esoteriche e con
comunità web di astrologia.
Si è laureato in scienze paramediche presso la
Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università "La Sapienza" di Roma.
La recensione di Miriam
Il nuovo millennio ha condotto al graduale risveglio di
quelle religioni antichissime che sembravano essere state completamente
distrutte e dimenticate in seguito all’affermazione del Cristianesimo.
Sempre più frequentemente oggi si sente parlare di Neopaganesimo,
ma quanto ne sappiamo davvero? Quanto le notizie diffuse in merito hanno
qualche attinenza con la realtà dei fatti e in che misura sono, invece, frutto
di mistificazioni, distorsioni, strumentalizzazioni studiate ad arte da chi si
ostina a denigrare la tradizione pagana?
Il saggio di Francesco Faraoni ci propone un approccio
ragionato all’argomento, consentendoci di comprendere senza pregiudizi cosa sia
in realtà il Neopaganesimo sgomberando altresì il terreno da tristi equivoci.
Il libro si apre con un excursus storico che, documenti alla
mano, ci conduce alla scoperta delle origini del Paganesimo giungendo sino
all’infausto periodo che ne ha decretato il declino. Parliamo del 313 d.c.,
anno in cui con l’emanazione dell’Editto di Milano, Costantino I il Grande
concesse libertà di culto ai Cristiani spianando la strada all’affermazione di
questa nuova religione e alla conseguente persecuzione dei pagani (persecuzione
che insieme all’eccidio di migliaia di persone innocenti portò alla distruzione
di moltissimi templi).
Nonostante questi dati storici testimonino la precisa
volontà di rinnegare e cancellare con un colpo di spugna l’Antica Religione, è
impossibile negare che molte delle tradizioni pagane siano state in realtà
adottate e rivisitate dal Cristianesimo. Il saggio prosegue, infatti, con un
interessante parallelismo tra le principali festività pagane e cristiane –
prima fra tutte il Natale – mostrandoci delle analogie inconfutabili a sostegno
di questa tesi.
Successivamente Faraoni ci aiuta a comprendere in maniera
chiara e concisa i fondamenti teorici della religione pagana e il modo in cui
essa si ripresenta oggi sotto le nuove ottiche evolute del Neopaganesimo: un
culto basato essenzialmente su un profondo ascolto e rispetto della natura, che
riconosce la dignità umana rifuggendo qualsiasi forma di razzismo o xenofobia.
All’accurata sintesi delle basi teoriche, affianca la
descrizione dei simboli, dei rituali e delle principali festività, ponendo così
l’accento anche sui suoi aspetti più pragmatici.
Contemporaneamente non perde occasione per sfatare alcune
false credenze tese a gettare discredito e divulgare un’immagine distorta di
questa religione, in primis, il pregiudizio assai diffuso per cui il
Neopaganesimo sarebbe un culto di Satana.
Un’ assurdità questa, oltre che un’inesattezza dottrinale giacché Satana fa parte della cultura e della religione cristiana. I pagani
non ne riconoscono affatto l’esistenza per cui va da sé che non avrebbero
ragione di venerare un’entità a loro del tutto estranea.
Interessantissima è la rapida carrellata che ci conduce alla
scoperta delle varie correnti neopagane presenti oggi nel mondo. Ampio spazio
viene concesso alla corrente più diffusa, la Wicca, non trascurando tuttavia quelle minori. Un
intero capitolo è dedicato alle differenze tra le due principali vie
iniziatiche: quella della mano destra
e quella della mano sinistra
prescelta dalla Chaos Magik.
A sorreggere l’impianto storico- teorico, l’autore ci
propone infine una serie di interviste che danno voce tanto ad autorità in
campo, come Cronos e Vanth Spirit Walker, quanto a giovani neopagani che ci
raccontano la loro esperienza.
Se siete curiosi di conoscere e capire cosa sia il
Neopaganesimo, liberandovi dal velo delle leggende metropolitane, questo libro
potrà esservi di grande aiuto. È un volume breve ma ricchissimo di informazioni
e spunti di riflessione, un prezioso compendio consigliabile tanto a chi tenta
il primo approccio con l’argomento quanto a chi non ne è straneo ma è alla
ricerca di un testo che ne sintetizzi in maniera semplice i nodi principali.
Apprezzabile anche perché redatto con pacatezza ed obiettività rinunciando a
qualsiasi apologia o sterile presa di
posizione.
Concludo citando un passo su cui vale la pena meditare
(qualsiasi sia il nostro credo di appartenenza).
“Se esistono numerose persone
che si avvicinano ai culti neopagani, esoterici, magici, e se questo fenomeno è
in continuo aumento, non significa che l’uomo stia volgendo nell’involuzione o
nella rinuncia a credere in un ‘Dio
unico’. Semplicemente significa che la spiritualità dell’essere vivente, non
trovando appagamento in ciò che lo circonda, ricerca le radici primordiali del
culto, rivisitando il contatto primigenio tra uomo e Dio, che è ormai svanito
nei labirinti della teologia, dei dogmatismi e della morale imposta.”
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