giovedì 30 giugno 2016

Recensione: L'Abbazia dei cento inganni

Titolo: L'abbazia dei cento inganni 
Autore: Marcello Simoni 
Editore: Newton Compton 
Collana: Nuova Narrativa Newton 
Pagine: 352 
Prezzo: 9,90

Descrizione:    
Autore di bestseller internazionali, ai primi posti delle classifiche italiane, Marcello Simoni torna con un romanzo denso di mistero e avventura, scritto con la consueta, straordinaria maestria.
Ferrara, inverno 1349. Un’inquietante processione di gente incappucciata si aggira nelle selve vicino alla città, terrorizzando chiunque abbia la sfortuna d’imbattervisi. E mentre si diffondono voci su riti satanici e segni dell’apocalisse, c’è chi scorge in quelle apparizioni un astuto complotto. Tra loro anche l’impavido cavaliere Maynard de Rocheblanche che, con l’appoggio della Santa Inquisizione, intraprende un’indagine per cercare di far luce sulla verità. L’impresa si rivelerà tuttavia più difficile del previsto, perché sono molti i prelati più interessati ai suoi segreti che a risolvere il caso. Maynard è infatti l’unico custode del mistero più grande della cristianità, la leggendaria reliquia attribuita a Gesù, il Lapis exilii. E questa volta, privato dell’appoggio dell’abate di Pomposa, potrà fare affidamento solo sulla sorella, la monaca Eudeline, per difendere se stesso e i propri amici e cercare di svelare l’intrigo che lo coinvolge…

 
L'autore:  
Marcello Simoni. È nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. I diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato La biblioteca perduta dell’alchimista, Il labirinto ai confini del mondo, secondo e terzo capitolo della trilogia del famoso mercante; L’isola dei monaci senza nome, con il quale ha vinto il Premio Lizza d’Oro 2013, e La cattedrale dei morti. Nel 2014 è uscito L’abbazia dei cento peccati, primo capitolo di una nuova trilogia, a cui seguono L’abbazia dei cento delitti e L'abbazia dei cento inganni.

La recensione di Miriam:

Una strana processione si aggira di notte per i boschi di Ferrara: in testa una donna dai capelli di fuoco che cavalca una bestia immonda. Contemporaneamente cadaveri di rane vengono rinvenuti in alcuni punti della città insieme a una pergamena recante sempre la stessa scritta: Pro bono malum (male in cambio di bene).
L’inquietudine serpeggia fra la gente. Siamo nel 1349, il ricordo della terribile epidemia di peste che ha decimato la popolazione è ancora vivo, sebbene il pericolo sembri ormai scampato. Che questi segni sinistri siano il presagio di una nuova apocalisse incombente?
Che gli accadimenti abbiano origine soprannaturale o meno, per la Chiesa è tempo di una nuova caccia alle streghe. È così che il vescovo di Ferrara Guido di Baisio decide di affiancare al noto inquisitore Lamberto da Cingoli il cavaliere Maynard de Rocheblanche, affinché indaghino sul mistero.
Ma è davvero solo di questo che si tratta? Il coinvolgimento di Maynard è da attribuirsi unicamente alle sue doti e alla sua prodezza oppure c’è dell’altro? Di certo, il fatto che egli sia il detentore di un segreto che fa gola alle alte sfere ecclesiastiche non sembra del tutto casuale.
Rocheblanche, infatti, sa dove si trova il Lapis Exilii, la famosa reliquia di Cristo che, se riunita alle altre due già in possesso del Cardinale di Avignone Bertrand du Pouget, potrebbe condurlo al soglio pontificio.
Il sospetto di essere vittima di un complotto ordito per carpirgli la preziosa informazione, non gli pare del tutto infondato, Maynard accetta dunque l’incarico ripromettendosi di non abbassare la guardia e di scoprire se davvero qualcuno sta tramando alle sue spalle. Se così fosse non solo lui sarebbe in pericolo ma anche le persone che gli sono care: la sorella Eudeline, la sua protetta Isabeau e il giovane pittore Gualtiero de’ Bruni.
Di fatto, saranno proprio questi ultimi, insieme all’abate Andrea di Pomposa, a fornirgli l’aiuto necessario per affrontare la situazione e venire a capo della verità.
Trascinandoci indietro nel tempo, in uno dei periodi più affascinanti della storia, Marcello Simoni tesse una trama, intricata come la tela di un ragno, al cui centro convergono mistero, avventura, intrighi, fede e superstizione… elementi che connotano un’epoca oscura in cui il potere spirituale e quello temporale, più che mai, risultano inscindibili come facce di una stessa medaglia.
Ci attira nelle spire di un giallo mozzafiato – che per atmosfere e tematiche, rievoca romanzi come Il nome delle rosa o Baudolino di Umberto Eco –  e contemporaneamente ci regala una ricostruzione storica credibile quanto intrisa di modernità. Moderno appare il registro narrativo che, pur rimanendo fedele al periodo di riferimento nei suoi tratti essenziali, non risulta mai ostico né distante; così come moderno è lo spettro di sentimenti su cui si pone l’attenzione. Fra segreti, tradimenti e corse al potere, trovano spazio l’odio, l’avidità, il cinismo ma pure l’amicizia, l’amore, la lealtà e il coraggio di un uomo come Maynard, per esempio, che da vero cavaliere difende strenuamente gli  ideali in cui crede, anche a costo della sua stessa vita. Fra un colpo di scena e l’altro striscia la paura dell’orrore realmente vissuto e non dimenticato, quello delle peste nera, dell’Inquisizione che, si sa, condanna gli eretici quanto gli innocenti, del demonio e del fanatismo religioso; eppure, in maniera silenziosa, si fa largo anche la speranza di un domani più luminoso.
Particolarmente affascinanti sono i personaggi femminili, Eudeline e Isabeau, che si affermano per la forza d’animo e l’astuzia. Lungi dall’essere relegate sullo sfondo, come forse ci si aspetterebbe visto il contesto, le donne giocano un ruolo da vere protagoniste in questa avventura, fornendo un contributo più che prezioso alla riuscita dell’impresa, e arricchendola di un pizzico di romanticismo.
Eudeline è una leonessa, scaltra e impavida. Non accetterà di restare a guardare mentre gli uomini agiscono e  non esiterà a prendere iniziative rischiose pur di aiutare il fratello.
Dal suo canto, Isabeau, a dispetto della giovane età e del fisico gracile, sarà pronta ad accettare una missione ad altissimo tasso di pericolo… nel suo caso sarà l’amore per Gualtiero a fornirle la spinta necessaria.
Nel complesso tutti i personaggi sono ben caratterizzati, non li vediamo semplicemente agire ma di ciascuno emerge anche l’aspetto interiore. 
Pur trattandosi del  capitolo conclusivo della saga Codice Millenarius, il romanzo si può leggere autonomamente senza grandi difficoltà, grazie agli opportuni riferimenti ai fatti pregressi, inseriti nel testo.
Un thriller storico che cattura; grazie ai numerosi colpi di scena e ai cliffhanger con cui si chiudono i capitoli dal ritmo sincopato, ci fa proseguire nella lettura quasi senza sosta, spingendoci di volata verso un finale che appaga e commuove nello stesso tempo.














mercoledì 29 giugno 2016

Anteprime Dunwich: giugno 2016

Titolo: Midnight Sun (Grant & Daniels Libro I)
Autore: Charlotte Raine
Genere: Thriller
Pagine: 200
Prezzo 2,99 ebook (gratis per kindle unlimited) 
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Link all’estratto su 20LINES

QUARTA DI COPERTINA
Wyatt, in Alaska, è una cittadina di rara bellezza, tranquilla… e teatro di inspiegabili tragedie.
Due anni dopo che Aaron Grant ha perso la sua famiglia in un incendio, Sarah, una delle migliori amiche della figlia, viene rapita. Ormai vittima dell’alcolismo, suo malgrado viene incaricato di investigare sul rapimento insieme all’ambiziosa agente dell’FBI Teresa Daniels. Il caso non sarà affatto semplice e l’intera Wyatt correrà il rischio di essere distrutta. In Alaska, il sole non tramonta mai d’estate, ma la luce crea le ombre… e tra le ombre qualunque cosa può strisciare e uccidere. 

L’AUTRICE
Charlotte Raine è l’autrice di diversi libri di suspense con altri in via di pubblicazione. Ha lavorato nel settore del marketing per quindici anni prima di concentrarsi sulla sua vera passione: raccontare storie. Charlotte trova ispirazione per i suoi scritti nelle pittoresche ma serene montagne che circondano la sua casa a Vail, in Colorado. Quando non sta scrivendo, potete trovarla dopo una lunga giornata passata a sciare in uno dei rifugi di Vail. Quasi sicuramente sarà seduta vicino al fuoco, bevendo un bicchiere di vino e raccontando storie.

UN ASSAGGIO
Torno su mani e piedi e striscio in avanti. Ogni movimento provoca un’ondata di dolore che mi attraversa il corpo, come se questo fosse solo uno strumento di tortura e l’unico modo per sfuggirgli fosse smettere di provarci.
Ma devo proseguire. Devo sopravvivere.
Continuo a spostarmi, le ginocchia che calpestano gli aghi di pino, le radici e le pigne. Sento la pelle graffiarsi a contatto con i detriti della foresta, ma non posso preoccuparmene ora. Riesco a pensare solo al fatto che non posso morire.
Non posso essere arrivata fin qui e arrendermi.
Mi fermo.
Non ho idea di dove sia.
Non ho idea di quanto dovrei strisciare per arrivare alla civiltà. 
Rimettiti solo a dormire, mi implora ogni singola cellula del mio corpo.
Così mi sdraio sulla schiena. Guardo i rami degli alberi, facendo finta di cercare solo qualche segno degli astri che mi indichi in quale direzione andare. Ma non c’è niente. Non riesco neanche a vedere il sole di mezzanotte perché gli alberi sono troppo alti ed è un peccato perché mi è sempre piaciuto. Quando ero piccola, mia madre mi raccontava che il sole rimaneva affinché non avessi paura quando mi mettevo a dormire.
Chiudo gli occhi. Qualunque cosa possa accadere ora, non ho paura.



Titolo:  Oltre il Nero dell’Anima
Autore: David Falchi
Genere: Horror / Urban Fantasy
Pagine: 230
Prezzo: 2,99 ebook (gratis per kindle unlimited) 
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QUARTA DI COPERTINA
Questa volta ho rischiato davvero di sparire nel nulla. Tutto è cominciato quando mi sono trovato a indagare sul caso di possessione di Lucy Spencer, moglie del famoso comico – famoso almeno per il resto del mondo – Dwight Spencer. Che fosse un’indagine fuori dal comune l’ho pensato non appena ho messo piede nella tenuta romana dell’attore, ma mai avrei pensato che per provare a uscirne vivo avrei dovuto evocare io stesso una creatura infernale e fare i conti con uno spirito insinuatosi in casa mia. E no, non sto parlando di Lerner. Mai avrei pensato di essere trasportato fino alle Cascate della Dissoluzione… e di non fare più ritorno.


L’AUTORE
David Falchi nasce a Perugia nel 1974. Si trasferisce a Roma per studiare Economia e Commercio e rimane nella Capitale anche dopo la laurea. Ha già pubblicato per la Dunwich Edizioni il romanzo Nero Eterno, la prima opera con protagonista l’esperto del sovrannaturale Marcello Kiesel e ha partecipato alla serie Moon Witch con l’episodio Il Ritorno di Rebecca.
UN ASSAGGIO
C’è una cosa della paura che è difficile da ammettere. Per quanto si possa essere abituati a essa, trova sempre un modo per aggirare l'ostacolo e colpirti dove meno te lo aspetti.





Titolo: Trasmissione Inversa (Cthulhu Apocalypse, Vol. V) 
Autore: Fabrizio Valenza 
Genere: Horror 
Pagine: 150 
Prezzo: € 0,99 (gratis per kindle unlimited) 
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Il Progetto 
Cthulhu Apocalypse è una serie di novelle autoconclusive e scritte da diversi autori che si svolgono nella stessa ambientazione di matrice lovecraftiana. Non è necessario leggere le opere in ordine di uscita anche se ovviamente aiuta a comprendere meglio il mondo creato dagli autori coinvolti nel progetto.

SINOSSI
Autunno 2015. Un villaggio immerso nella nebbia vicino a Verona. Un uomo torna dal lavoro e siede a tavola con la moglie e il figlio di tredici anni, che ama più di ogni altra cosa al mondo. Si risveglia sulla poltrona all’una e un quarto di notte. Gli altri già dormono. Non capisce cosa stia vedendo sullo schermo della TV ancora accesa, si rende appena conto che è qualcosa che lo terrorizza quando si alza, va in cucina, cerca nei cassetti, prende un coltellaccio, ma lo lascia cadere per terra. Meglio l’accetta. Esce, va nella legnaia e sale a compiere il suo dovere.
Con questo omicidio apparentemente incomprensibile inizia l’incubo di Verona, l’ondata rossa di follia, come viene subito ribattezzata dai media. Un poliziotto e un giornalista fanno del loro meglio per capire cosa stia accadendo, nella speranza di riuscire a bloccare le stragi familiari che si susseguono a ritmo serrato. Mai avrebbero immaginato che i loro incubi adolescenziali, fatti di romanzi horror e sette magiche, potessero divenire quotidianità.
Cthulhu è dietro l’angolo. Aspetta soltanto che qualcuno pronunci le parole giuste.
L’AUTORE
Fabrizio Valenza è nato a Verona nel 1972 ed è laureato in Filosofia presso l’Università della sua città e in Scienze Religiose presso l’Istituto Teologico San Pietro Martire. Il suo esordio nella letteratura si ha con la saga fantasy Storia di Geshwa Olers, pubblicata a partire dal 2008. Avendo sempre sostenuto che i generi non costituiscono un limite ma l’opportunità per raccontare storie di vita vissuta, ha dato alla luce nel 2009 il romance La ragazza della tempesta e nel 2011 l’horror Commento d’autore, primo romanzo ambientato nella immaginaria cittadina di Verulengo, in provincia di Verona. In questo paese immaginario si muovono anche le vicende di sette romanzi brevi riuniti sotto il titolo generale Le sette case. Codice infranto è stato il primo romanzo pubblicato con Dunwich Edizioni.
Il suo immaginario si radica nella mitologia e nelle leggende tipiche di Verona e di tutta Italia, dando concretezza a quel fantasy in chiave italiana che va sempre più delineandosi come narrativa fantastica di ambientazione mediterranea, di cui viene riconosciuto come uno dei principali propugnatori e alla cui diffusione ha partecipato fattivamente, oltre che con i suoi romanzi e racconti, con articoli, conferenze e workshop.

UN ASSAGGIO
«Quei due suoni che ha udito sono solo parte di un discorso, chiamiamolo così, più ampio. È un messaggio che apre la mente a facoltà che normalmente giacciono sepolte da secoli, da millenni di abitudine alla civiltà. Attraverso quei suoni, la nostra mente riesce a vedere qualcos’altro cui non è per nulla abituata. Un fenomeno che ha ricevuto nomi differenti nell’arco della storia. Forse, quello più conosciuto è terzo occhio. E ciò che le farò udire adesso fino a qualche secolo fa sarebbe stato chiamato incantesimo.»