venerdì 31 maggio 2013

Recensione: ExtraUnione

Titolo: Extraunione e la società degli uomini morti 
Autore: Michele Raniero 
Editore: Il Ciliegio 
Pagine: 288 
Prezzo: 16,00 euro



Descrizione: 
Ventidue anni. Quasi un quarto di secolo è passato da quel mattino in cui il presidente di Unione, Zivor Ullman, ha decretato la fine della guerra contro il continente Futura, ribattezzandolo ExtraUnione. Ventidue anni che hanno visto l’affermarsi assoluto di Unione sull’intero pianeta, e la consacrazione del potere di Ullman, di un uomo convinto d’essere un dio.
Eppure qualcosa è cambiato, all’improvviso, senza che nessuno potesse prevederlo.
Unione è stata attaccata e la sua capitale, Tzare, distrutta in un solo mattino. L’impero dominatore della terra si ritrova in ginocchio di fronte ad una potenza straniera sottovalutata, che ha tessuto il suo piano di conquista in silenzio, nell’ombra di un mondo in schiavitù, alla ricerca di vendetta.
Ma, forse, non tutto è perduto. Forse un’ultima speranza per Unione vive ancora, ma alberga proprio in quell’ExtraUnione sottomessa, comandata dalla Società degli Uomini Morti, da un’organizzazione clandestina nata nell’odio, che agogna la libertà perduta, che lotta per la rinascita di Futura
Il compito che il fato riserva al tenente Met Roustin è arduo e senza precedenti. Egli dovrà agire da anello di congiunzione fra le due realtà, fra Unione ed ExtraUnione, tra il dominatore in ginocchio e il sottomesso desideroso di rivalsa, cercando di unire quei due mondi opposti che, a causa dello strano disegno del Destino, sono entrambi suoi. E’ una corsa contro il tempo, prima che Unione cada definitivamente, trascinando nella polvere anche ExtraUnione, prima che l’intero pianeta paghi le colpe di un solo uomo.

E’ la storia di una guerra, di una battaglia per la sopravvivenza, per la libertà di esistere e di essere uomini, a qualsiasi costo
E’ uno scontro fra mondi, tra culture diverse, con ombra e luce, bene e male, da entrambe le parti, che spiazza chi legge.
E’ il racconto di un tempo vaporoso e indistinto, di un futuro che potrebbe essere, ma allo stesso tempo dannatamente presente e attuale. 



L'autore:




Michele Raniero è nato nel 1991 a Rivoli, in provincia di Torino, e vive ad Orbassano. Frequenta il terzo anno della Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino. ExtraUnione e La Società degli Uomini Morti è il primo romanzo di una tetralogia ambientata nel futuristico mondo di ExtraUnione, pubblicata dall'editore il Ciliegio.

La recensione di Miriam:

Siamo nel 2200, su un pianeta che potrebbe essere la nostra Terra ma che ha un assetto geografico ben diverso da quello che conosciamo. Il mondo è diviso in due blocchi entrambi finiti sotto l’egemonia di un unico tiranno. A seguito di una sanguinosa guerra, il presidente di Unione, Zivor Ullman è infatti diventato sovrano indiscusso anche di Futura, ribattezzata ExtraUnione dopo la conquista. La popolazione vive all’ombra di un regime totalitario in cui qualsiasi libertà è negata e i più temerari coltivano in segreto sogni di rivalsa.
Met è un adolescente come tanti altri. Abbandonato dal padre, che di fatto non ha mai conosciuto, vive solo con sua madre. Le sue giornate sono scandite da noiose lezioni presso la Scuola Union e piccoli momenti di svago che condivide con l’amico Sam, badando bene a rispettare il coprifuoco.
Un giorno, rientrando a casa, il ragazzo trova un volantino infilato sotto la porta. Lo strano biglietto reca un messaggio sibillino inneggiante alla rivolta e in conclusione il luogo e l’ora di un appuntamento. 
Difficile stabilire se sia proprio lui il destinatario dell’invito, nel dubbio Met decide comunque di accoglierlo recandosi nel posto stabilito con l’inseparabile compagno Sam. 
I giovani finiranno così per essere reclutati in una cellula rivoluzionaria, la Socieà degli Uomini Morti che, attraverso atti terroristici, si propone di deporre il presidente Ullman e riconquistare l’indipendenza di Futura. 
All’indomani del primo attacco al potere di cui è protagonista però, Met vedrà uno sconosciuto fare irruzione nella sua abitazione. L’uomo dichiarerà di essere suo padre e lo trasferirà all’Accademia militare perché diventi un soldato di Unione al servizio del presidente. Sam, incapace di abbandonare l’amico, deciderà di seguirlo. 
Ritroveremo i ragazzi a distanza di sette anni divenuti ormai militari esperti e impegnati in una dura guerra contro gli abitanti del pianeta Neuton che stanno invadendo Unione. 
Di qui in poi li seguiremo nel corso di numerose battaglie. Li vedremo combattere contro robot progettati con tecnologie aliene fino a riscoprirli mediatori in un’impensabile trattativa. La consapevolezza di non poter sconfiggere i neutoniani da soli, spingerà i combattenti di Ullman a tentare un’alleanza proprio con i più temuti nemici del governo. Toccherà a Met con il supporto di Sam, rintracciare i capi della Società degli Uomini Morti e convincerli a lottare insieme per la libertà. 
Tante e avvincenti sono le idee alla base di questo romanzo che per genere richiama atmosfere e tematiche della fantascienza più classica. Superato un incipit in odore di distopia, le riflessioni di carattere sociologico vengono infatti abbandonate per lasciar spazio ad azione e tecnologia, strategie militari e scontri armati che ci riportano al mito delle guerre stellari. 
La storia procede a un ritmo quasi vertiginoso sostenuto dall’avvicendarsi di numerosi colpi di scena. I riflettori sono costantemente puntati sulle tattiche belliche e sui combattimenti tanto da fornire, a tratti, l’impressione di muoversi in un videogame. Ricche di particolari e affascinanti risultano le descrizioni dei robot neutoniani, i N.E.S. che, per alcuni versi, sembrano strizzare l’occhio a più celebri predecessori, protagonisti di vecchi cartoon. 
Pur essendo un giovanissimo autore agli esordi, Michele Raniero si mostra particolarmente abile nell’intrattenere grazie anche a un vivace stile narrativo che non tradisce incertezze. Un po’ meno sicuro appare però nella costruzione della trama che, purtroppo, rivela alcuni strappi impossibili da ignorare. In apertura di romanzo Met si presenta al lettore come un rivoluzionario, un membro attivo della Società degli Uomini Morti che non esita a uccidere pur di contribuire alla caduta di Ullman. Beché il sedicente padre lo prelevi quasi con la forza per portarlo in Accademia, il ragazzo non oppone una vera e propria resistenza. Lo vediamo piuttosto adattarsi con troppa facilità al suo nuovo ruolo di soldato, un ruolo in assoluta contraddizione con il precedente − da avversario del governo ne diventa praticamente il braccio armato. L’autore tenta di risolvere l’incongruenza sottolineando che tiranno e nazione non sono la stessa cosa, che Met combatte per il bene della Patria e non di chi la governa, così come gli Uomini morti odiano Ullman e non Unione, ma si tratta di una spiegazione che non convince fino in fondo; rimane il fatto che Met, se pure mosso da amore patriottico, si mette al servizio della persona che voleva annientare e la Società degli Uomini Morti scende a patti con il nemico in barba a tutti i suoi progetti rivoluzionari. 
I sette anni che separano il giorno del reclutamento di Met da quello in cui lo ritroviamo tenente sul campo vengono saltati a piè pari. Non ci è dato sapere cosa sia successo in questo lasso di tempo e rimane il dubbio che proprio in questo buco narrativo possano celarsi alcune risposte che tornerebbero utili al lettore per entrare davvero in sintonia con la storia. Allo stesso modo, una maggior descrizione della società distopica generata dal governo Ullmann avrebbe consentito una migliore comprensione degli obiettivi e degli ideali della Società degli Uomini Morti che, tutto sommato, rimane evanescente. La mancanza di libertà che è alla base della ribellione è un dato di fatto che viene riferito ma non mostrato, tocca a chi legge, magari sulla base di suggestioni provenienti da altre opere letterarie o cinematografiche, figurarsi il malessere della popolazione oppressa. Qualche approfondimento in più in questa direzione, dal mio punto di vista, avrebbe reso il tutto più credibile e coinvolgente. Poiché Extraunione è solo il primo capitolo di una saga è tuttavia possibile che alcune spiegazioni siano solo state rinviate al sequel. Viste le buone premesse c’è da augurarsi che sia così.



 






 

giovedì 30 maggio 2013

Thriller Marathon- Il dono del buio: Settima Tappa



La nostra Thriller Marathon è arrivata alla meta, tra sorprese, contenuti speciali, test, giochi e regali! E anche il sito si arricchisce ogni giorno di nuovi aggiornamenti.
Per festeggiare, è stato indetto il terzo giveaway con in palio il taccuino Nord autografato da V.M.Giambanco, autrice di Il dono del buio!

La partecipazione è gratuita, basta seguire questo link e inserire la vostra mail 

Non eravamo gli unici ad aspettare di leggere il thriller dell’anno; Il dono del buio ha incuriosito anche Vanity Fair, che, per ingannare l’attesa, ha chiesto a V.M. Giambanco di scrivere una miniguida ai segreti di Londra, città che l’autrice conosce molto bene.
E chi meglio di un’abile scrittrice può indicare 5 luoghi perfetti per ambientare un thriller?
Per scoprire questo e molto di più, sfogliate la guida


E adesso che Il dono del buio è in libreria?! Beh, non resta che leggerlo!

Anteprima: Oltre i confini: Il tocco degli Spiriti Antichi di Noemi Gastaldi

Titolo: Oltre i confini: Il tocco degli Spiriti Antichi
Autrice: Noemi Gastaldi
Editore: sepfpublishing
Pagine: 318

Prezzo brossura: 7,90 euro
Prezzo ebook: 0,99 euro

Descrizione:

“- Non sai chi sono? Allora non puoi liberarmi! - disse la bambina, pestando i piedi sul pavimento con rabbia. - Cerca di sbrigarti a capire come funzionano le cose, o diventerai come me! E non è divertente! - aggiunse ancora, prima di sparire dalla vista di Lucilla.”


Lucilla soffre di allucinazioni fin da quando era molto piccola, si è talmente abituata alla situazione da reputarla normale. Non ha idea del rischio che sta correndo.
Ha ormai ventidue anni, quando l’ossessione per una ragazza misteriosa di cui è innamorata fin dai tempi dell’adolescenza, la spinge a confrontarsi con una realtà che ha sempre rifiutato: la realtà materiale e quella immateriale, sono separate da un velo sottile, e lei è una di quelle poche persone capaci di squarciare questo velo.
Francesca è consapevole di questo già da molto tempo, ma non le basta: è alla continua ricerca di nuove conoscenze, determinata ad accrescere il suo potere; saranno proprio le sue ricerche a farle incontrare Lucilla, nei vasti territori oltre i confini.
Nessuna delle due, però, immagina quello in cui saranno coinvolte: dopo una lunga era di equilibrio, i potenti Spiriti Antichi stanno per scatenarsi gli uni contro gli altri, coinvolgendo coloro che hanno subito il loro tocco…

L'autrice:



Noemi Gastaldi è lo pseudonimo di una giovane universitaria che non è alla sua prima prova letteraria. Una giovane donna dall'animo sensibile. Una diarista convinta e prolifica tanto che lei stessa si definisce accanita.
Il suo primo lavoro è un romanzo scritto a quattro mani assieme all'autore Tiziano Aromatico, si intitola “22 fiori gialli” . È stato pubblicato per la prima volta nel 2009 ed è attualmente edito da “Eroscultura”.

Da queste poche informazioni possiamo comunque capire che la persona che si firma con il nom de plume di Noemi Gastaldi sia nella realtà una persona di molteplici interessi, capace di spaziare all'interno dei vari generi letterari senza alcuna difficoltà.
L'immagine che lei stessa ha scelto come rappresentazione di sé è quella che il suo illustratore di fiducia ha ideato per la protagonista della sua opera Lucilla, che a parere di chi scrive ben si adatta alla personalità solare e affabile di questo giovane talento italiano.


 

mercoledì 29 maggio 2013

Memoria di luce: arriva il volume conclusivo della saga La ruota del Tempo

Arriva il volume conclusivo del ciclo de La Ruota del Tempo
In libreria dal 30 maggio 2013
 Titolo: Memoria di luce
Autori: Robert Jordan, Brandon Sanderson
Traduzione di Gabriele Giorgi

Editore: Fanucci
Pagine: 1168
Prezzo: 25 euro


UN UNIVERSO IMMAGINARIO ESTREMAMENTE RICCO E COMPLESSO, CHE TRAE ISPIRAZIONE DALLA STORIA E DALLE MITOLOGIE DI TUTTO IL MONDO. UN SAGA, LA RUOTA DEL TEMPO, DAL SUCCESSO PLANETARIO ORA GIUNTA AL SUO ULTIMO LIBRO.


Descrizione:
Gli eserciti della Luce sono schierati al Campo di Merrilor, in attesa che Rand, il Drago Rinato, li incontri per stabilire come combattere l’Ultima Battaglia. Ma l’Ombra ha già fatto la sua mossa: mentre Trolloc e Fade si stanno riversando al Passo di Tarwin, strenuamente difeso da Lan e dagli uomini delle Marche di Confine, un altro esercito si è intrufolato dentro Caemlyn, mettendo a ferro e fuoco la capitale del più grande dei regni umani. A Ebou Dar, l’imperatrice Fortuona attende l’esito degli eventi, nel superiore interesse del suo Impero Seanchan. I Reietti rimasti, invece, si preparano a utilizzare tutti i loro stratagemmi. Rand dovrà forgiare un’alleanza tra tutte le forze in campo, e solo allora potrà andare a Shayol Ghul ad affrontare il Tenebroso in persona. Ma ognuno avrà il suo ruolo nell’Ultima Battaglia. Perrin, Mat, Egwene, Elayne, Aviendha, Min, Gawyn, Galad e tutti gli altri: chi di loro sopravvivrà e chi invece troverà una morte eroica? I loro sforzi riusciranno a far prevalere la Luce sull’Ombra? E a quale prezzo?

 Gli autori:
Robert Jordan è nato nel 1948 in Virginia. Nel 1990, con L’occhio del mondo, inaugura il ciclo della Ruota del Tempo. Considerato il suo capolavoro, presto diventa un best seller mondiale. Robert Jordan è scomparso nel settembre 2007; Brandon Sanderson, basandosi sugli appunti dello scrittore, ha lavorato agli ultimi tre volumi che completano il ciclo, integralmente pubblicato in Italia da Fanucci Editore. Questo Memoria di Luce completa il ciclo della Ruota del Tempo, che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo ed è stato tradotto in 27 lingue.  
Brandon Sanderson, nato nel 1975, è autore del romanzo Elantris, che lo ha rivelato a critica e pubblico come una delle maggiori promesse della letteratura fantasy contemporanea. Con Fanucci Editore ha pubblicato il ciclo dei Mistborn, composto da L’Ultimo Impero, Il Pozzo dell’Ascensione, Il Campione delle Ere e La legge delle Lande, e i romanzi La via dei re e Il Conciliatore.
 

martedì 28 maggio 2013

Thriller Marathon - Il dono del buio: Sesta Tappa



Manca davvero poco all’uscita di Il dono del buio: ormai si avvicina il traguardo della nostra Thriller Marathon!

È proprio giunto il momento di scoprire qualcosa in più su Alice Madison, la protagonista di questo attesissimo romanzo. V.M.Giambanco, autrice di Il dono del buio, ha lavorato nel cinema come assistente al montaggio. Il grande schermo avrà influenzato la sua scrittura? E chi saranno i personaggi femminili che l’hanno ispirata?

Ce lo svela l’autrice su TGCOM 24







Siamo sempre più curiosi di avere tra le mani questo grande esordio! 

E voi avete domande per V.M. Giambanco?
Scrivetele nei commenti qui sotto e nei prossimi giorni la Casa Editrice Nord le sottoporrà all’autrice di Il dono del buio.

Ancora qualche giorno di attesa e il thriller dell’anno sarà in libreria, il 30 maggio è davvero vicino!
  


E per concludere ecco il riepilogo delle tappe precedenti:

lunedì 27 maggio 2013

Recensione: Il sussurro di Vico Pensiero

Titolo: Il sussurro di Vico Pensiero
Autrice: Tina Cacciaglia
Editore:Runa
Pagine: 258
Prezzo: 16,00 euro
La 1ª edizione è stata tra i vincitori del torneo letterario "IoScrittore" edizione 2011

Descrizione:
“Povero pensiero me fu arrubbato, pe no le fare le spese me l’ha tornato”.
Così recita la lapide posta a vico Pensiero, secondo una leggenda popolare, da un giovane poeta innamorato. Una strega dai lunghi capelli neri e dagli occhi ammalianti, lo sedusse con teneri sorrisi e dolci parole. A lui si concesse con la devozione di una sposa, finché non ci fu più un
frammento d’anima da rubargli ancora.
Nel Palazzo San Severo a Napoli, la bellissima nobildonna Maria d’Avalos venne uccisa dal marito, il principe Carlo Gesualdo, insieme all’amante: era la notte tra il 16 e il 17 ottobre del 1590. Si narra che il suo fantasma vaghi ancora nell’oscurità delle notti napoletane.
Fantasmi e leggende del passato. La vita di Adriana s’incrocia con l’antica storia della nobildonna Maria d’Avalos e del suo amante e con quella contemporanea di Elena, una colleg di studi trovata morta con in gola della saggina di cui sono fatte le scope delle streghe. Adriana si addentra in una Napoli a lei sconosciuta, nei rioni appartenenti alla camorra, e assieme al fidanzato, un tormentato Commissario di Polizia, inizia una indagine che la porterà a scoprire
una vera e propria città nella città, immersa in antiche tradizioni, incarnate da personaggi come Costanzo ‘o Scartellato, che parla con i morti del Cimitero delle Fontanelle, o Maria ‘a Putecara, che legge le carte e scaccia il malocchio. Un viaggio negli inferi che è un autentico giallo tra coinvolgenti intrecci in una Napoli popolata da fantasmi e superstizioni, immersa nell’occulto,nei misteri e nelle sue contraddizioni.

L'autrice:
Tina Cacciaglia è nata a Napoli, laureata in Sociologia svolge l’attività di Conciliatrice Professionista, oltre a interessarsi da diversi anni di scrittura ed editoria.
Ha pubblicato diversi articoli per riviste quali L’isola, il Giornale di Cava, Il Vescovado. Una sua favola è stata letta a Radio Rai Due ed è arrivata finalista al concorso Parole in Corsa con un brano pubblicato in antologia.
Ha partecipato a Torino al Perfect Day della Scuola Holden, organizzato da Alessandro Baricco, con un breve brano, pubblicato dal quotidiano Il Denaro e dalla rivista Grazia.
Il romanzo storico “La Signora della Marra”, di cui è una delle due autrici, è stato segnalato dalla giuria del Premio Calvino 2009 come degno di merito, ed è in corso di prossima pubblicazione.
Sempre nel 2009 ha vinto il primo premio Creatività e scienza, città di Salerno con un racconto di fantascienza storica pubblicato in antologia.
Nel concorso nazionale Io scrittore 2011 è risultata vincitrice con un romanzo noir, pubblicato in ebook dal Gruppo Mauri Spagnol nel marzo 2012.
 
La recensione di Miriam:
Napoli solare e oscura, schietta e misteriosa, ridente eppure non immune alle lacrime… Napoli con i suoi segreti, il suo fascino e le sue mille contraddizioni è una città che ha tanto da raccontare. Ci sono storie che si possono leggere negli occhi della gente, ascoltare agli angoli di strada e persino storie sussurrate dai defunti. Se avete dubbi in merito, provate a interrogare il teschio di Donna Carmela; stando a quel che si mormora, vi risponderà.
Adriana non ha mai dato credito a queste leggende, pur essendo napoletana a tutti gli effetti, è figlia dei “quartieri alti”; a stento comprende il dialetto e il suo spirito razionale sorride delle superstizioni.
Quando però la sua compagna di università Elena viene trovata morta con un gomitolo di saggina conficcato in gola, il desiderio di scoprire la verità lì dove la polizia brancola nel buio, la sospinge proprio nei meandri di quella Napoli fitta di leggende e misteri.
La ragazza infatti è stata assassinata alla vigilia della sua seduta di laurea, allorquando si apprestava a discutere una tesi sulla sopravvivenza degli antichi riti nel popolo napoletano contemporaneo. Quella ricerca rappresenta l’unico indizio da cui partire per poter ricostruire i suoi ultimi mesi di vita e provare a dare un senso a quel crimine così assurdo. Adriana esterna i suoi pensieri al commissario Carlo Lofrate che, per ironia della sorte, è anche il suo fidanzato ma la pista da lei suggerita non è abbastanza convenzionale perché rientri nelle indagini ufficiali. Decide perciò di avventurarsi da sola nel cimitero delle Fontanelle in cui l’amica aveva trascorso diverso tempo per i suoi studi. Chiacchierando con il custode salterà fuori il nome di un veggente, Costanzo ‘o Scartellato, con cui Elena pareva intrattenersi negli ultimi tempi. L’uomo purtroppo non potrà rendersi utile perché, di lì a poco, verrà trovato anch’egli assassinato. Girovagando tra le tombe tuttavia, Adriana si imbatterà in Saverio, un ragazzo appassionato di misteri e storie di fantasmi che, ben presto si trasformerà in un prezioso alleato.
Intanto Carlo finirà nelle grinfie di Agnese, la giovane nipote di Costanzo, ammaliante come un strega.
Bastano le prime righe di questo romanzo per scivolare in una realtà parallela ma assolutamente concreta. Poche frasi perché i colori, gli odori, i suoni di Napoli ci avvolgano tanto da fornirci l’impressione di essere proprio lì, non solo nel suo reticolo di strade affollate di gente ma anche e soprattutto nelle sue cavità sotterranee, quelle in cui scorre la linfa di una superstizione che, lungi dall’essere sinonimo di creduloneria e ignoranza, è retaggio di antica saggezza popolare. È una città magica quella in cui ci accompagna Tina Cacciaglia, sulle orme di un intreccio che con sapienza e grande originalità  lega insieme mistery e folklore, storia e leggende. Avventurarsi tra le sue pieghe significa impelagarsi in una complessa indagine poliziesca che  invoglia ad aguzzare l’ingegno e, nello stesso tempo, accettare di aprire gli occhi e le orecchie perché i sussurri dei fantasmi ci narrino di una città nella città, un luogo in cui val la pena di sospendere l'incredulità e lasciarsi prendere dall’incanto.
Ecco allora che ricercando l’assassino di Elena, ci imbatteremo nel fantasma di Maria D’Avalos vagante  nei pressi di Palazzo San Severo, nel Monacone, nelle anime in pena di Filippo Carafa e Margherita Petrucci e in quelle pezzentelle, non mancando di incontrare anche persone in carne e ossa ma, non per questo meno enigmatiche, come ‘o Scartellato con la sua gobba portafortuna e la capacità di vedere il futuro, o Maria ‘a Putecara capace di scacciare la malasorte praticando l’antico rito dell’olio. Tra gi uni e gli altri, ritroveremo Adriana e Carlo, quasi presi in una morsa che anziché tenerli stretti minaccerà di dividerli e li costringerà comunque a rivalutare la loro visone del mondo.
Personaggi leggendari e personaggi di fantasia che pure appaiono estremamente credibili, si ritrovano a essere protagonisti di un atto unico in cui il crudo realismo dei quartieri degradati e tenuti in scacco dalla camorra si mescola al sapore arcano di riti scaramantici. L’alchimia di immagini e suggestioni si riflette altresì in uno stile narrativo che combina una prosa caratterizzata da raffinata eleganza con la schiettezza di dialoghi coloriti nei quali irrompe tutta la genuinità del vernacolo.
Un mistery godibile quanto insolito e contemporaneamente un originale inno alla napoletanità che qui si spoglia di ogni luogo comune per riaffermarsi come sinonimo di passione e rispetto per le tradizioni recuperando il significato più autentico della superstizione che, a volte, può rivlearsi un innocuo antidoto ai mali del nostro tempo.













 
 

Anteprima: Villetta con piscina di Herman Koch

Novità Beat- Giugno 2013
Titolo: Villetta con piscina
Autore: Herman Koch
Traduzione dall’olandese di Giorgio Testa
Editore: Beat
Pagine: 288
Prezzo: 9,00

Il secondo romanzo dell’autore della Cena al centro ora di un grande successo in Inghilterra e negli Stati Uniti.

Descrizione:
Ralph Meier, star televisiva, era malato, profondamente malato. Nel suo corpo, le cellule maligne si erano già rivoltate contro quelle sane quando si è presentato al cospetto di Marc Schlosser, medico e amico di famiglia. Schlosser ha capito subito che occorreva un intervento drastico, un bombardamento a tappeto che avrebbe messo K.O. tutte le cellule maligne in un colpo solo. Eppure ha tranquillizzato l’attore, dicendogli che non c’era nulla di serio di cui preoccuparsi. E un anno e mezzo dopo Meier ha ingoiato un bicchierino letale per non lasciare alla malattia il gusto di portarselo via. Omicidio premeditato? Crudele assassinio?
Il comportamento del dottore ha forse a che vedere con quanto accaduto nella villetta con piscina affittata dai Meier, dove la famiglia Schlosser ha trascorso qualche anno fa l’estate, tra abbuffate, relax e amicizia? E con la vicenda di sua figlia Julia, tredici anni e lunghi capelli biondi, ritrovata ferita e in stato d’amnesia sulla spiaggia, la stessa notte in cui Ralph Meier, il donnaiolo dallo sguardo osceno, il sessantenne che in piscina giocava ad abbassare il costume alle adolescenti, era sparito per tanto, troppo tempo?

L'autore:

Herman Koch (1953) è noto come autore televisivo, giornalista e romanziere. All’esordio Red ons, Maria Montanelli (1989) sono seguiti Eten met Emma (2000), Odessa Star (2003) e Denken aan Bruce Kennedy (2005). Uscito in Olanda nel gennaio 2009, La cena è stato un bestseller internazionale.  

Hanno detto di questo libro:
«Un romanzo in cui i personaggi sono smarriti, euforici, malinconici, a volte meschini, insomma simili a noi».
Giorgio Falco, la Repubblica

«L’olandese Herman Koch è un autore da brivido. Ci aveva già catturato con La cena… Ora replica alla grande, e con magnifica sapienza narrativa, di quelle che ti prendono alla gola».
Giovanni Pacchiano

«Un impeccabile ritratto dei tempi in cui viviamo».
Vrij Nederland

«La forza di Koch sta nel romanzare il cinismo che pervade i rapporti sociali».
Io Donna

giovedì 23 maggio 2013

Thriller Marathon - Il dono del buio: Quinta Tappa

Manca solo una settimana al 30 maggio e la nostra Thriller Marathon prosegue con un intenso sprint verso la linea di arrivo...le sorprese continuano!

Per ringraziare del successo della prima iniziativa, la casa editrice Nord ha aperto un secondo giveaway con in palio il taccuino Nord autografato da V.M.Giambanco, autrice di Il dono del buio!


La partecipazione è gratuita, basta seguire questo link e inserire la vostra mail
  



Il fortunato vincitore, che sarà estratto a sorte tra i partecipanti, riceverà una mail di conferma all'indirizzo indicato.
Avete tempo fino alle ore 12:00 del 28 maggio 2013!

L’uscita del thriller dell’anno si avvicina, manca solo una settimana!
Nel frattempo possiamo rivelare il nostro lato oscuro giocando con l’applicazione ispirata a Il dono del buio qui



Scegliete una foto, caricatela e condividetela!

C’è un lato oscuro in tutti noi… è ora di rivelarlo.

E se avete perso le tappe precedenti, c'è sempre tempo per recuperare!